Sciopero CGIL: Bertinotti punta il PD, Fava lo segue

«Il problema è evidente: qui il sindacato c’è e il Pd no». Così Fausto Bertinotti ha risposto ai giornalisti che al corteo della Cgil gli chiedevano cosa pensasse della mancata adesione ufficiale dei Democratici allo sciopero. L’ex presidente della Camera, tuttavia, ha cercato di non esasperare i toni: «Non capovolgiamo l’ordine dei fattori. Questa è una grandissima manifestazione sindacale e a questa gente che lotta non si possono gettare addosso le divisioni e le rotture politiche. È importante quello che oggi stanno facendo i lavoratori». Bertinotti ha quindi risposto ad una domanda sulla crisi economica: «Credo che ancora non ci si renda conto di quanto la recessione peserà sull’economia. Siamo in un momento drammatico della storia sociale dell’Italia. La prima cosa che bisogna fare è considerare questa manifestazione una straordinaria risorsa per i lavoratori e per la democrazia». «Lo sciopero e la manifestazione della Cgil sono un’iniziativa sacrosanta. In un momento così difficile bisogna stare dalla parte dei lavoratori». Lo ha detto ai giornalisti Claudio Fava che ha partecipato al corteo per lo sciopero. «Per stare con i lavoratori – ha aggiunto il leader della Sinistra Democratica – si scende in piazza, si partecipa, si condividono le loro ragioni». A Fava è stato chiesto cosa pensi poi della mancata adesione ufficiale del Pd: «Allo sciopero – ha risposto Fava – non si dà solidarietà. O si partecipa o si sta a casa. Prendo atto che il segretario del Pd ancora una volta ha scelto di stare a casa».

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