Spalletti su Roma-Genoa: “Gara importante, vogliamo vincerla”

Consueta conferenza stampa di Luciano Spalletti, alla vigilia di Roma-Genoa, il tecnico giallorosso tende a precisare l’importanza della gara e l’ottimo stato di salute del Genoa del collega Gasperini. Spalletti ribadisce la fiducia che ha dei suoi calciatori e dell’importanza di avere come squadra un gruppo solido e pieno di carattere. La sfida Roma-Genoa per i giallorossi è una gara importante ma non decisiva ai fini dei traguardi finali, il campionato è ancora lungo e sorprese ne potrebbe riservare tantissime, Spalletti confida sulla buona tenuta atletica e tattica dei suoi per fare risultato pieno contro il Genoa, domani all’Olimpico alle ore 15.

Roma-Genoa partita chiave della stagione, viste anche le ambizioni della Roma.
“Partita importantissima, come mi sembra che anche i miei calciatori l’abbiano avvertita. Potrebbe essere un premio importante alla rincorsa che abbiamo fatto in questo periodo, ritrovarsi in una posizione che nessuno si aspettava all’inizio sarebbe importantissimo. Gara che diventa stimolante”.
Come giustifica i 13 punti di distanza dall’Inter?
“Che loro sono stati più bravi di noi. Così come gli anni scorsi che avevano messo del margine tra noi e loro. Per un motivo o per un altro hanno dimostrato di essere più forti”.
Quali sono i pericoli che può crearvi il Genoa e come va affrontato?
“Una squadra fortissima. Effettivamente Gasperini ha fatto vedere di essere un grande tecnico. Giocano da squadra e hanno grandissimo entusiasmo. In delle fasi della partita sono anche molto belli da vedere perchè agiscono in maniera compatta. Attaccano in dieci, hanno tranquillità e proprietà di palleggio. Insomma, hanno messo su veramente un bel complesso”.
Come si contiene un giocatore come Milito?
“Facendo giocare i calciatori forti come lui che abbiamo noi”.
Qualità che avete in più del Genoa?
“Voglia di risalire e di invertire una classifica che sembrava impossibile da ricucire o rendere possibile per posizioni nobili”.
Juan e Pizarro?
“Sono a disposizione. Juan si è allenato dentro. Pizarro lo abbiamo lasciato fermo a scopo precauzionale. Poi è chiaro, si valuta anche domani mattina, ma sono a disposizione”.
Mexes ha detto di non aver capito la sostituzione di Taddei.
“Secondo me ha detto della difesa, non di Taddei. Cambia poco però. La società mi ha messo una rosa a disposizione, la forza di questi giocatori e soprattutto la sua, visto che lo ritengo uno dei migliori centrali al mondo, deve sopperire anche agli errori dell’allenatore, anche se non la penso così”.
Ma sulle parole di Mexes?
“Ho imparato che mi posso confrontare con i calciatori e la prossima volta glielo chiederò”
Zoff ha detto che per il quarto posto se la giocano solo Roma e Fiorentina.
“Secondo me non  ha visto giocare il Genoa che è forte come il Palermo, come la Lazio e tutte possono ambire a quella posizione lì”.
Su Motta, pensa possa giocare anche a sinistra?
“Il calciatore inizia a giocare dalla sua parte dove ha il piede migliore gli si facilitano le cose. Dipende quello che gli si chiede. Per arrivare sul fondo e crossare sicuramente sì. Poi ci sono giocatori che attaccando tagliano dentro e vanno a cercare il passaggio col piede opposto. Anche in difesa. Se davanti hai uno che fa uno contro uno e va sul fondo serve avere il piede giusto. Se hai uno che va molto dentro e devi andare a difenderci col piede opposto diventa l’inverso. Un calciatore può adattarsi da entrambe la parti”.
Menez ha lo stesso problema di quando è arrivato?
“Ha un problema diverso. Ci convive da tre quattro partite e visto che continua a peggiorargli abbiamo pensato di fermarlo per una partita e vedere come va”.

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