Il Genoa vince per 1-0 sul Palermo e sogna la Champions

Adesso sono tre. I punti di vantaggio del Genoa sulla Roma. E di conseguenza su chi per primo, Fiorentina permettendo (deve recuperare la gara con il Bologna), vorrebbe rovinare il sogno Champions della squadra rossoblù. Che per 23 minuti vede anche i giallorossi passarle davanti: 2-1 a Reggio Calabria con doppietta di Pizarro, mentre i rossoblù non riescono ad avere ragione del Palermo. Poi, il pareggio di Cozza per la Reggina e la rete di Criscito a Marassi a un minuto dallo scadere. Il ribaltone è servito. Dopo una domenica di attesa, delusione ed emozioni. Che inizia con Gasperini che deve rinunciare in mezzo al campo a Thiago Motta, mentre Ballardini deve ancora fare a meno di Miccoli in attacco. Parte bene il Palermo, che mette in ansia la retroguardia avversaria al 6′ con Cavani, provvidenzialmente chiuso da Ferrari. Un minuto dopo ci prova Mchedlidze, ma il suo tiro viene deviato in angolo. Il Genoa inizia a macinare gioco e a riprendere possesso del campo, guadagnando metri. All’8′ Milito viene anticipato da un ottimo intervento di Carrozzieri. Protesta del Genova attorno al quarto d’ora di gara per un tocco di braccio in area di Nocerino, ma l’arbitro lascia correre. Al 19′ è provvidenziale l’anticipo di Carrozzieri su Jankovic, che a centro area stava per battere a rete. Un minuto dopo Biava dal limite tenta il gol dell’ex, ma il tiro termina a lato. Incredibile occasione divorata da Bocchetti al 24′, quando su calcio d’angolo la palla gli sbatte contro una gamba e termina tra le braccia di un fortunato Amelia. Il Palermo sotto pressione sbaglia tutte le ripartenze e Ballardini si arrabbia invitando alla calma e a far girare di più il pallone. Al 35′ il pubblico di Marassi grida al gol quando una triangolazione Criscito-Sculli-Criscito mette l’esterno di Gasperini in condizione di battere a rete, con la palla che sbatte sul palo e torna tra le braccia di Amelia. Si supera poi Amelia, quando al 39′ mette in angolo la bella rovesciata di Jankovic. In versione «paratutto» nega la gioia del gol anche a Sculli e Biava. E quando l’estremo difensore rosanero non riesce a parare, ci pensa la traversa a far terminare la prima frazione di gioco a reti inviolate. È subito Genoa in avvio ri ripresa con Jankovic che non riesce a sfruttare al meglio una mischia in area di rigore palermitana. Al 4′ Milito si libera della marcatura di Carrozzieri, mette a sedere Amelia, ma la sua conclusione viene messa in angolo da un ottimo recupero di Kjaer. Un minuto dopo il biondo difensore danese si rende protagonista di un fallo da rigore, quando atterra Vanden Borre, ma Trefoloni dice di continuare tra i fischi di Marassi. Monologo Genoa, ma è il Palermo al 14′ a sfiorare la rete del vantaggio con un colpo di testa di Simplicio, che Rubinho riesce miracolosamente a deviare sopra la traversa. Incurante del pericolo corso, Gasperini opta per l’entrata della quarta punta, mandando in campo Palladino. Rischia l’autogol Milanetto al 20′ con un colpo di testa, Rubinho guarda impietrito la palla finire sul fondo. È sempre Jankovic il pericolo numero uno per la difesa rosanero. L’esterno al 23′ si libera bene di Cassani e conclude dal limite mettendo di poco alto sulla traversa. Tre minuti dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo Palladino batte a rete con la palla che sfiora il palo. Colossale occasione per Sculli al 34′: un calcio di punizione di Milanetto trova l’attaccante libero in area, ma il suo colpo di testa termina fuori. Entra anche Olivera per il forcing finale e al 44′ il Genoa passa con Criscito: Milito difende bene una palla al limite, la serve a Milanetto che vede il taglio di Jankovic, il cross del serbo passa tra le mani di Amelia e le gambe di Kjaer e per il difensore è un gioco da ragazzi mettere in rete. Il sogno continua.

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