Juve imbarazzante, lezione di calcio dal Cagliari: 2-3

La Juventus si è completamente squagliata. Il Cagliari le ha dato una sontuosa lezione di calcio, rifilandole tre gol, mostrando una superiorità imbarazzante ed estromettendola in pratica dalla lotta scudetto con l’Inter. I bianconeri, fermi sulle gambe e senza uno straccio di gioco, sono riusciti a fare peggio di Udine e forse anche del periodo nero di ottobre. Colpita a freddo da un gol di testa ndi Biondini, che forse Mellberg non aveva capito giocasse nel Cagliari, la Signora ha trovato enormi difficoltà contro i sardi, velocissimi, reattivi su ogni palla e micidiali in contropiede. Ha raggiunto l’avversario su calcio d’angolo e poi, complice un cross di Molinaro con palla già uscita, è passata addirittura in vantaggio. Ma la squadra di Ranieri è talmente giù di corda che non ha neppure saputo resistere mezzora. I sardi nella ripresa, con un terribile uno-due in contropiede in supoeriorità numerica, hanno ribaltato il risultato, senza che Del Piero e soci fossero in grado di accennare una controffensiva decente. Non solo: la Juve torna a fare rabbrividire per le inquietanti mosse dello staff medico, visto che sono ricaduti nei rispettivi infortuni sia Zanetti, uscito dopo venti minuti, sia Chiellini, uscito nella ripresa. A pochi giorni da recuperi importanti come quello di Buffon e Trezeguet, la Juve si ritrova di nuovo in emergenza, con l’aggravante di aver capito che Zanetti non è più un giocatore, sul piano fisico e che le troppe ricadute (vedi Chiellini) non possono più essere un caso. Il Cagliari, oggi, batterebbe chiunque perchè la squadra di Allegri è in stato di grazia e trasforma in oro tutti i palloni che tocca, orchestrata da un grande allenatore come Allegri e preparata benissimo sul piano fisico. Ma la Juve ha fatto davvero tenerezza: troppo misera per essere vera, con due giocatori, Mellberg e Grygera, che non hanno il passo per il campionato italiano, tanto sono lenti, altri dalla modestia impressionante, come Molinaro e Marchionni, altri ancora spremuti come Amauri e Nedved. Solo Marchisio e Del Piero hanno salvato la faccia, troppo poco per pensare all’Inter. A Ranieri bisognerebbe chiedere come sia possibile che una squadra come la Juventus, in vantaggio e in casa, subisca due gol in contropiede per altrettanti passaggi sbagliati a centrocampo. Una domanda inquietante, soprattutto in vista di esami internazionali più probanti. La partita era stata rimessa sui binari della vittoria con fatica e con poco merito, ma la squadra di Ranieri era rientrata in campo con il preciso intento di aspettare il Cagliari e colpirlo in contropiede. Ci era andata vicina a inizio ripresa, dopo una serpentina di Amauri che solo per poco non si era trasformata in assist per Del Piero. Ma il Cagliari aveva già avvertito nel primo tempo di quanto micidiali fossero le sue ripartenze. E al primo errore bianconero ha colpito, con Cossu rifinitore principe (anche sul primo gol) e Jeda implacabile sotto porta. Stessa scena poco più tardi a protagonisti invertiti, con matri solissimo a ribadire in rete e la difesa juventina rimasta due volte non solo sorpresa nei tempi, ma anche in inferiorità numerica, roba insomma da non credere nemmeno a ruoli invertiti. Adesso la Juventus deve guardarsi seriamente dal quarto posto e dal ritorno della Roma, visto che la affronterà fuori casa. I valori in campo dicono questo e il minaccioso Chelsea alle porte fra meno di un mese promette ancor meno di buono. Il calo fisico dei bianconeri è il peccato più grave, perchè quest’anno la squadra era stata impostata per giocare tre partite la settimana.

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