Cagliari, Allegri suona la carica: “Ultimo piccolo grande sforzo”

Massimiliano Allegri la Juventus da giocatore l’ha battuta, in un clamoroso 5-1, in rete pure l’attuale tecnico del Cagliari, quando Allegri incantava il pubblico del Pescara. Domani la Juventus, Allegri la ritroverà di nuovo di fronte, per la prima volta da allenatore in serie A ed un’impresa a Massimiliano Allegri non dispiacerebbe anzi il suo Cagliari potrebbe essere addirittura a pochi punti dalla salvezza, fissata a 40 punti. «Forza ragazzi, un altro piccolo sforzo». C’è tutta la stagione del Cagliari nell’incitamento di Massimiliano Allegri. Un tecnico a rischio esonero nel penoso inizio di campionato e ora un comandante che riorganizza la truppa per l’importante assalto. Obiettivo: la Juventus seconda, che nell’anticipo serale cercherà di riprendere l’inseguimento all’Inter dopo la battuta d’arresto di Udine. Praticamente una belva affamata, che i sardi devono affrontare sfruttando la lucidità scaturita dalle ultime tre vittorie consecutive.Allegri in primis. «Non vogliamo fermarci qui, anche perchè alla salvezza mancano ancora 9 punti- commenta il tecnico- Affrontiamo un avversario avvelenato dopo la sconfitta di Udine e che vorrà rifarsi. Noi abbiamo molto entusiasmo e voglia di fare una bella partita. Senza dimenticare che dopo avremo due scontri diretti in casa contro Atalanta e Lecce, che diranno una parola importante per il nostro futuro». I prossimi impegni, quindi, sulla carta dovrebbero essere più facili, ma Allegri vuole fare punti anche a Torino, magari vendicando il ko per 1-0 del primo scontro al Sant’Elia. «Sicuramente la squadra ha fatto un tour de force, con soli due giorni di recupero dopo la partita col Siena- aggiunge Allegri- ma chiedo ancora un ultimo sforzo ai miei ragazzi». Al di là degli aggiustamenti tattici, poi, il tecnico rossoblù ha anche il merito di essere stato per la squadra un fine psicologo, capendo i problemi dei singoli e per scioglierli nell’armonia di gruppo. Ma anche la modestia è una qualità di Allegri. «Il mio parere che è che giocano bene le squadre che hanno buoni elementi. Penso che nei ragazzi sia cresciuta tanto l’autostima».

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