Il provvedimento con il quale l’Antitrust nell’ottobre scorso ha sanzionato con 215mila euro (multa poi ridotta a 165mila) Tele2 per pratiche commerciali scorrette è regolarmente e ampiamente motivato. Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio, presieduta da Giorgio Giovannini, respingendo la richiesta di sospensione del provvedimento fatta dalla Opitel spa, già Tele2 Italia spa. Per l’Autorità, Tele2 ha «messo in atto comportamenti finalizzati ad acquisire contratti di utenza telefonica tramite call-center, internet o agenti-procacciatori, senza aver acquisito preventivamente il consenso degli utenti, e ha stabilito modalità e tempistiche dell’esercizio del diritto di recesso che hanno condizionato considerevolmente le scelte dei consumatori, pratiche giudicate aggressive». La società ha inoltre, secondo l’Antitrust, fornito informazioni fuorvianti, ingannevoli o omissive su alcuni servizi. I giudici hanno considerato che «nei limiti della sommaria delibazione propria della fase cautelare – si legge nella ordinanza – il ricorso non appare prima facie connotato da particolare e qualificato fumus boni juris, in relazione all’ampia e articolata motivazione del provvedimento impugnato». Da ciò, la non sussistenza dei presupposti previsti dalla legge «per la concessione dell’invocata misura cautelare».