Al Sistina debutta Insinna con ‘Senza Swing’

Sale sul palco emozionato e anche un pò in soggezione davanti al pubblico del teatro storico di Roma, che è stato il palcoscenico dei più grandi attori e non solo romani: «scusate, ma sono abituato a stare dall’altra parte». Eppure, Fabio Insinna sul palco ci sa stare bene e perfettamente a suo agio. Per due ore filate, senza sosta racconta la storia di ‘Senza Swing’, al Sistina di Roma per tre settimane. Una storia raccontata tutto d’un fiato interrotta solo da tanti, continui applausi del pubblico che non ha mai smesso di partecipare, perchè Insinna sa come conquistarlo il suo pubblico con cui parla, comunica, e diventa parte dello spettacolo, con cui crea da subito un feeling che arriva fino alla fine. Senza Swing è la storia di una banda musicale della caserma di Legano, dove «c’erano più carri armati che in tutta la Lombardia», racconta l’attore. Il maresciallo Bellini, vesuviano e appassionato di musica, cerca di dare a questa banda un’anima. E lo fa attraverso la fatica e l’impegno, fin quando arriva l’occasione. Un concerto nella sede della Nato a Napoli. Le prove sono costanti, continue ed estenuanti. La musica che proporranno a questo avvenimento è una musica diversa da quella che hanno sempre suonato, non più marce militari ma musica ritmata, divertente, appassionante: lo swing. È una storia di passioni e di emozioni dove Insinna fonde momenti drammatici con momenti esilaranti. È il racconto di tante storie fatte di furbetti e gente che si arrangia. Storie di contrasto tra il furbetto e il passionale raccontate dal protagonista attraverso diversi dialetti, cambiando voci e atteggiamenti dimostra le sue vere doti di attore.

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