Serie A: Genoa-Torino 3-0

GENOVA, 10 GEN – Diego Milito non c’è ma non si vede. Anche senza la classe del ‘Principè il Genoa vince e mette in mostra la forza straordinaria del gruppo plasmato da Gasperini, condita dalle giocate importanti di un giocatore fin qui in ombra, Jankovic, del solito Thiago Motta, di Ferrari. Già a Verona i rossoblù avevano vinto senza Milito ma senza brillare,mentre questa sera hanno inventato giocate strepitose. Il serbo, gol e assist, è tra i protagonisti della vittoria per 3-0 con cui i rossoblù annientano un Torino fragile e spuntato, incapace di reagire al primo gol di testa di Biava, frastornato dal raddoppio, di nuovo di testa di Jankovic, e in ginocchio dopo la prodezza di Thiago Motta, che chiude la gara nel finale anche lui con una imperiosa capocciata. La pausa ha fatto bene ai rossoblù che ora si godono un pò di ore al quarto posto, in attesa della chiusura del turno, e soprattutto hanno la conferma che Milito può recuperare in pace la forma migliore perchè i sostituti sono all’altezza. La sosta ha invece tolto grinta e idee ai granata di Novellino, naturalmente ‘beccatò dai genoani per il suo passato blucerchiato. Reduci dalle belle gare con Napoli e Fiorentina, i piemontesi hanno deluso su tutti i fronti. Male Amoruso e Bianchi, male tutta la difesa, poca cosa la manovra offensiva, troppo incentrata su Rosina, ispirato ma solo. Il primo affondo di rilievo è del Genoa con Ferrari ma il colpo di testa è parato. Il Torino risponde con Dzemaili che impegna Rubinho in tuffo. I granata giocano bene ma quando il Genoa affonda sono brividi. Al 18’ arriva il vantaggio con Biava che salta in cielo e schiaccia di testa sul primo palo un corner perfetto. La reazione del Torino si esaurisce con alcune azioni sulle fasce che non producono occasioni di rilievo. È il Genoa invece a essere pericoloso in contropiede, con il solito Jankovic e con Olivera, fermato allo scadere davanti alla porta con la palla più bella per un inutile fallo di un compagno. Nella ripresa Novellino mette Diana a centrocampo per Amoruso, deludente. Il tempo di ricominciare però e il Genoa raddoppia: Sculli recupera palla e mette un pallone d’oro per Jankovic che di testa deve solo appoggiare in rete. Il Genoa ha la gara in mano e a più riprese schiaccia i granata, che resistono all’assalto. Novellino mette Stellone per Bianchi, voglioso ma poco efficace. Poco prima, Gasperini aveva tolto Olivera, infortunato, per Vanden Borre. La reazione del Toro mette paura a Rubinho due volte, quando un difensore svirgola in area e quando Rosina sfiora il palo da fuori. Troppo poco. Motta chiude i conti e il Genoa sale nel suo paradiso.

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