Stefano Pioli: l’attuale allenatore del Bologna era stato vicino ad allenare la Roma già la scorsa estate. Evidentemente piace a Sabatini e Baldini: non ha paura di far giocare calciatori estrosi ed è riuscito ad inquadrare nella stessa squadra Diamanti e Ramirez, due giocatori solitamente difficili da inserire in uno schema. Non gli manca assolutamente la personalità: non si è fatto troppi problemi a “dosare” Di Vaio, capitano ed anima della squadra. Il suo Bologna ha tre punti in più al Catania, con 41 gol fatti e 42 subiti. Vinte ben 13 partite, pareggiate 12 e perse 12. La sua squadra esprime un bel gioco, con un 3-4-2-1 decisamente offensivo. Perno del Bologna è stato Gaby Mudingayi.
Vincenzo Montella: il 4-3-3 dell’Aeroplanino ha portato il Catania a vincere 11 incontri, perderne 11 e pareggiarne 15. Calcio veloce, spesso di contropiede: 47 gol fatti e 50 subiti. E’ una posizione sotto rispetto al Bologna. L’uomo chiave del Catania è stato Francesco Lodi, “scoperto” da Montella nel ruolo di centrocampista centrale e regista. L’allenatore del Catania ha avuto il merito di far rendere Barrientos, giocatore dal grande talento ma sul quale nessuno ha mai puntato veramente per via dei suoi problemi fisici.
Cesare Prandelli: certamente sarebbe un gran nome, sarebbe un allenatore in grado di far giocare bene la squadra, di creare un buon gruppo e di puntare a buoni traguardi, soprattutto dopo l’esperienza maturata come C.T. Il problema? ci sono gli Europei di mezzo ed arriverebbe tardi per la programmazione della squadra. Difficilmente, durante l’Europeo, Prandelli potrebbe passare le giornate al telefono per indicare i giocatori da acquistare e quant’altro. La Roma ci ha pensato, ma difficilmente si farà. Troppe controindicazioni. Modulo standard: 4-3-1-2.
Andrè Villas Boas: certamente l’allenatore più vincente della rosa, certamente l’allenatore con più personalità. Viene da un fallimento, vero, ma si è ritrovato un’intera squadra contro: Terry, Lampard e Drogba gli hanno fatto pagare molto caro la sua decisione di puntare sui giovani e sui nuovi acquisti. J.T. l’ha addirittura ammesso in un’intervista. Il portoghese gioca un calcio molto offensivo, frizzante. Parliamo di un allenatore che nel 2010 ha vinto 4 trofei: 3 nazionali ed 1 europeo. Sarebbe sicuramente la scelta più affascinante e più “rumorosa”. Anche a lui era stato chiesto d’iniziare un nuovo corso, di svecchiare la rosa e di ripartire dai giovani: i senatori non l’hanno permesso. Modulo standard: 4-3-3.
Questi sono i nomi degli allenatori papabili e le loro schede.