L’annuncio della cittadinanza onoraria ad Agnese Piraino Leto, vedova di Paolo Borsellino, accende la polemica tra il primo cittadino ed i familiari del giudice assassinato dalla mafia nel luglio del 1993. Rita e Salvatore Borsellino, invitano la declinare l’offerta anche per il "cognome che porta". Il Sindaco di Salemi, nel rimarcare che la vedova del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio è venuta a Salemi "spontaneamente", afferma che ha avuto parole lusinghiere nei suoi confronti, "cogliendo addirittura in me una somiglianza con Paolo Borsellino e credo che più di qualunque altro abbia conosciuto bene il marito", queste le parole di Vittorio Sgarbi. Ma i toni non sono stati certo questi, perchè i fratelli del giudice scomparso hanno ritenuto Sgarbi "un personaggio dai comportamenti non certo limpidi, nè eticamente correnti". La replica di Sgarbi non si è fatta attendere: "Si vergognino, Rita e Salvatore Borsellino, offendono non soltanto me ma anche la vedova del magistrato perchè la ritengono incapace di intendere e di volere". A fare andare su tutte le furie il Sindaco di Salemi sono state le parole usate da Rita e Salvatore Borsellino, che lo hanno bollato oltre che "un personaggio dai comportamenti non certamente limpidi nè eticamente corretti" anche un "condannato per aver definito assissini dei magistrati, ed a cui quinidi non si addice certamente il termine di missionario"