Lippi ha realizzato il suo sogno: tornare in Nazionale

«Se nel 2008 alcune vicende calcistiche non fossero andate come sono andate, forse oggi non sarei di nuovo alla guida della Nazionale. Ma alla fine ho potuto riprendere il mio posto. Quello è stato il momento più significativo dell’anno». Questa volta Marcello Lippi ha dovuto gioire per la sconfitta dell’Italia. Se la squadra allenata da Donadoni non fosse stata eliminata dall’Europeo, infatti, difficilmente il tecnico di Viareggio sarebbe tornato alla guida della Nazionale portata alla vittoria nel Mondiale del 2006. E una volta tornato a vestire i panni di ct azzurro nel luglio scorso, Lippi ha anche fatto in tempo a stabilire un nuovo record: collezionare 31 risultati utili di fila con la Nazionale, battendo il record di Pozzo. «Ho desiderato fortemente tornare alla guida della squadra azzurra- dice l’allenatore toscano a RMC- Ora ho ripreso il mio posto e ho l’opportunità di ricostruire in tempo un gruppo valido da portare ai prossimi mondiali. Ma non è una vera e propria ricostruzione, ho preso in gestione una squadra già avviata. Sarebbe stato più difficile prendere una squadra da mettere in moto. Si tratta solo di costruire di nuovo un gruppo affiatato e ho ancora due anni di tempo. Partiamo da un gruppo splendido che ha vinto il Mondiale e buona parte di quei giocatori rimarranno a fare parte della squadra. Certo bisogna ringiovanire, anche perchè la carta d’identità di qualcuno nel 2010 sarebbe impietosa». Il futuro azzurro quindi è dei giovani. «Aprirò le porte anche ad alcuni ragazzi dell’Under 21, ma gli azzurrini a giugno hanno l’Europeo ed è giusto che facciano questa esperienza. Quando parlo dei giovani, comunque, penso anche a ragazzi di 24-25 anni come Pepe, Aquilani e Montolivo». Per il 2009, quindi, la speranza è quella di rimettere presto in sesto il gruppo compatto e determinato, come quello dell’avventura tedesca. E magari fare già un bella figura nell’amichevole del 10 febbraio contro il Brasile a Londra. «Per me incontrare i brasiliani è una novità- commenta Lippi- Non ho mai affrontato il Brasile in carriera, neanche con una squadra di club. È una novità piacevole. E sarà una partita di grandissimo livello e una bella emozione». Ma l’impresa che Lippi ricorderà del 2008 non è calcistica. «Mi ha entusiasmato molto la vittoria del giovane Schwazer nella marcia di 50 chilometri alle Olimpiadi. Mi ha colpito molto la facilità e la grande determinazione con le quali questo ragazzo ha fatto l’impresa. Una cosa del genere non l’avevo mai vista e mi ci sono pure svegliato alle cinque di mattina». Infine sull’arrivo di Beckham in prestito fino a marzo al Milan. «È un grande campione, al di là dell’aspetto dello spettacolo. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico, infatti, lo reputo un professionista serio e un giocatore importante, che darà sicuramente una mano al Milan. L’unica cosa negativa è che non potrà restare sei mesi fino alla fine del campionato…».

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