L’Italia, in generale, è molto spesso teatro ospitante spettacoli indecorosi, vergognosi, imbarazzanti. La Serie A, invece, è motivo di vergogna continuamente, giornata calcistica dopo giornata calcistica. Tanti dilettanti allo sbaraglio, tanti ciechi che fanno a sassate: questa è la Serie A e chi la gestisce.
C’è “Il regolamento del Giuoco Calcio“, che nessuno approva, che nessuno vorrebbe, che ognuno interpreta a modo suo. Troppi eventi sono lasciati all’interpretazione dell’arbitro, troppe volte si dice “è a discrezione dell’arbitro”. Certo, ovviamente c’è anche questo…quello che voglio dire, però, è che ci sono regole dall’importanza esiziale, ci sono regole importanti, che riguardano anche l’etica. A prescindere dalla PAZZESCA situazione legata alla regola che ha portato all’espulsione di Stekelenburg nel derby (solo ultimo caso): pensate che Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, l’ha reputata sbagliata. E per quale motivo quella regola è lì?
Per non parlare del fallo di mano “volontario” o “involontario”: uno dei misteri più grandi del calcio Mondiale.
Vorrei soffermarmi, però, sull’episodio legato ai “buuh” razzisti rivolti a Juan. Capisco che sospendere un derby possa essere rischioso e capisco che possa essere una decisione difficile da prendere, ma l’arbitro in campo ha il potere di farlo: il regolamento prevede la sospensione del match? ebbene, caro Bergonzi, perchè non attenersi al regolamento? si parla di gesti reiterati. Settimana scorsa, i “buuh” sono stati rivolti a Muntari: ebbene, qualcuno si è sognato d’interrompere il match? no, ovviamente. Puniamo il club sotto il punto di vista economico, con un’ammenda ridicola. Chiudere il settore no? squalificare la curva no?
Non è populismo, non è ipocrisia, l’avrei condannato se l’avessero fatto i tifosi della Roma, l’avrei fatto comunque. E’ che è triste, è patetico, è sbagliato, è INACCETTABILE che episodi come questo rimangano impuniti. Ci sono persone, che curano la Serie A, che hanno sempre sbagliato e continuano a sbagliare. Che cosa bisogna fare per vedere un cambiamento di rotta? Catania-Roma resterà per sempre negli occhi di tutte le persone oneste, come resterà sempre nella mente di tutti quanto successo nella partita tra Inter e Lazio del “Oh no”.
Chi sbaglia paga: saltano panchine e giocatori, a volte giustamente ed a volte ingiustamente, ma gli arbitri che cosa sono? una casta d’intoccabili? sono i “politici” del calcio?
Fin da piccolo ho sempre creduto nella frase “chi sbaglia, paga”. Troppe volte mi sono accorto che è solo una speranza di molti…