Lo scivolone del comparto auto, in calo del 4,46%, pesa sui listini europei, negativi a metà mattina. Il piano di salvataggio a sostegno del settore auto varato venerdì dal governo americano non è riuscito quindi a dare fiato al comparto automobilistico internazionale, penalizzato dall’annuncio della giapponese Toyota che chiuderà il bilancio a marzo 2009 con la prima perdita operativa della sua storia. Parigi cede così l’1,61%, Francoforte l’1,84%, Londra l’1,08% e a Milano il Mibtel segna -1,24% e l’S&P/Mib -1,68%, zavorrati anche dal calo di banche (-2,24%) e materie prime (-3,6%). Il comparto energetico che stamattina era riuscito a limitare le perdite ora cede il 2,16%. A piazza Affari la migliore dell’S&P/Mib è Geox che sale del 2%. Secondo la Lettera all’investitore del Sole 24 Ore di domenica la società chiuderà il 2008 con ricavi vicini a 900 milioni (+16%) e un ebitda stabile sopra i 200 milioni con il presidente Mario Moretti Polegato che sottolinea di prevedere per il prossimo anno «tassi di sviluppo d’eccellenza». Bene anche Telecom (+1,31%), Tenaris (+1,22%) e Saipem (+0,78%). Parmalat, che ha annunciato di voler ricorrere in appello nella causa contro Citigroup per ottenere un risarcimento relativo ai danni collegati al crack del 2003, sale dell’1,01%. Tra i titoli negativi Prysmian cede il 4,66% e Unicredit il 3,99% dopo i rialzi rispettivamente del 10% e dell’11,95% di venerdì. Le azioni dell’istituto guidato da Alessandro Profumo, oltre alle prese di profitto risentono oggi anche del taglio del giudizio a neutral di Merrill Lynch. In flessione anche Intesa Sanpaolo (-1,95%), Mps (-2,79%), Ubi (-2,28%) e Bpm (-1,89%). Mediobanca limita le perdite (-0,69%) dopo che il fondatore e ad di Mediolanum (-0,24%) Ennio Doris, tra i soci di piazzetta Cuccia, ha dichiarato venerdì che il warning sui target 2009 annunciato giovedì da Generali (-1,86%) non dovrebbe avere alcun effetto sui conti del principale azionista Mediobanca. Fiat segna -1,54% a 4,7825 euro. Tra gli altri in forte calo anche Unipol (-3,75%), Buzzi (-3,73%) e Atlantia (-3,56%). Nel resto del listino cede il 7,14% il Credito Valtellinese dopo lo sprint venerdì grazie all’aggiornamento dei target previsti dal piano strategico per il biennio 2009-2010. Male Cir (-2,93%) mentre Italmobiliare sale del 4,89%. Investimenti e Sviluppo balza del 13,23% con i warrant 2009 a +23,17% dopo l’approvazione delle linee guida del piano industriale 2009-2011. A Parigi Michelin cede il 4,20%. La società ha annunciato che la crisi del settore auto e il conseguente sotto-utilizzo degli impianti costerà alla società quasi 150 milioni di euro nel quarto trimestre di quest’anno. In calo Dexia (-7,3%) e Bnp (-3,08%). Quest’ultima risente del taglio del rating da buy a neutral da parte di Merrill Lynch e delle incertezze sull’acquisto della quota in Fortis. A Francoforte Volkswagen arretra dell’8,13%.