Dammi mille baci, poi cento…

Più chiaro di così non potevi essere: la foto dice tutto. Catullo recitava:
Dammi mille baci, poi cento
poi altri mille, poi ancora cento
poi altri mille, poi cento ancora.
Quindi, quando saremo stanchi di contarli,
continueremo a baciarci senza pensarci,
per non spaventarci e perché nessuno,
nessuno dei tanti che ci invidiano,
possa farci del male sapendo che si può,
coi baci, essere tanto felici
“.
Ebbene, Daniele…continua a baciare questa maglia, continua a correre in campo per questa maglia, continua a segnare per questa maglia, continua ad abbracciare Totti, continua a sognare di voler vincere qui a Roma, continua ad avere le idee chiare, se le idee chiare sono quelle che ormai stiamo capendo tutti. Resta a Roma, abbiamo trofei da vincere insieme, abbiamo premi da consegnarti, record da battere insieme. Abbiamo da brindare insieme ancora tante festività, tanti compleanni. Abbiamo da inseguire un sogno e prendercelo con le unghie e con i denti. Abbiamo da urlare a squarciagola una canzone che fa: “Dimmi cos’è che ci fa sentire amici anche se non ci conosciamo. Dimmi cos’è che ci fa sentire uniti anche se siamo lontani. Dimmi cos’è, cos’è, che batte forte, forte, forte in fondo al cuore, che ci toglie il respiro e ci parla d’amore. Grazie Roma, che ci fai piangere e abbracciarci ancora. Grazie Roma, grazie Roma, che ci fai vivere e sentire ancora una persona nuova“.

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