Il governo non ha fatto marcia indietro sulla scuola, è stata la sinistra a fare dietrofront, dopo una fallimentare campagna di disinformazione: il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, in un’intervista a Il Giornale, si difende dall’accusa di avere fatto un passo indietro sul provvedimento che porta il suo nome, con lo slittamento della riforma delle superiori al 2010 e sul maestro unico, la cui scelta spetterà alle famiglie. «Non c’è stata nessuna marcia indietro del governo – risponde Gelmini – il modello educativo di riferimento resta il maestro unico». La sinistra e la Cgil hanno fatto «disinformazione», secondo il ministro, che attribuisce a ciò lo slittamento della riforma del secondo ciclo, «non vogliamo permettere che si faccia mistificazione nella scuola», aggiunge. «La riforma non è mai cambiata, sono i sindacati ad avere aperto al dialogo – spiega il ministro – il nostro progetto di scuola è lo stesso del decreto Gelmini di settembre». Il ministro commenta anche l’avanzata del centrodestra nei consigli studenteschi delle università, «sta a significare – dice – che accanto agli studenti che protestano ce ne sono molti che non lo fanno».
