“E mò…parlamo noi!”, appuntamento con Il Principe!

Altro appuntamento con la rubrica speciale di Forza-Roma.com, creata appositamente per dar voce ai tifosi della Roma! Questa volta saremo in compagnia di Nicola, che qui conosciamo come Il principe!
Come sei entrato in contatto con la Roma? Da quanto la segui?
Seguo la Roma praticamente da quando ho cominciato a interessarmi al calcio. Sono della provincia di Benevento e come potete ben intuire qui di tifosi giallorossi ce ne sono pochissimi. Ricordo che mi innamorai della Roma nella sfortunata finale di ritorno di Coppa Uefa con l’Inter. Il pubblico, il cuore messo in campo dai giocatori… incredibile! Cominciai a seguire e sostenere la squadra sempre con maggiore interesse. A segnare definitivamente la mia passione ci pensò un’altra partita sfortunata: l’impresa solo sfiorata nel ritorno di Coppa con lo Slavia Praga. Il goal di Giannini, il mio giocatore preferito all’epoca, mi fece esplodere il cuore di gioia. L’immagine del Principe che corre sotto la curva inseguito da Totti racchiude vent’anni di Roma e la porto marchiata a fuoco nell’anima, come un ricordo di inestimabile valore. È incredibile che a farmi innamorare di una squadra siano state due sconfitte cocenti. Credo che solo la Roma sia capace anche in serate sciagurate di trasmettere qualcosa di magico. Da allora ho seguito la Roma SEMPRE e sono stato anche per due anni abbonato in Curva Sud. Da universitario ho anche vissuto a Roma e mi sento molto legato alla città. Tornarci è sempre un piacere.
Come reputi questo progetto? Secondo te c’è la possibilità che la Roma diventi in poco tempo un top team?
Sono spesso accusato di non credere al famoso “progetto”. Le cose non stanno proprio così, semplicemente il mio non è un punto di vista buonista e non rinuncio a formulare delle critiche quando le trovo opportune. Gli americani ci hanno salvato, è bene ricordarlo, ormai con i Sensi eravamo in un vicolo cieco, con il rischio concreto di fallire. Ringrazio gli americani ma questo non significa automaticamente che ogni loro scelta sia giusta e infallibile. Penso che la Roma possa arrivare nel giro di due anni ad essere una realtà concreta almeno a livello nazionale ma visto che i soldi da investire non sono quelli si un Manchester City è indubbio che la nostra crescita dipenda molto dalla costruzione dello stadio di proprietà e proprio qui sorgono i miei dubbi, dubbi che non riguardano gli americani ma il solito modo di fare della nostra Italietta. Questo è un affare grosso in cui vogliono entrare i soliti nomi dell’edilizia romana. Credo che molti, se non avranno la loro fetta, metteranno i bastoni fra le ruote a questo progetto, senza contare che le grandi del nord, da sempre molto influenti nella politica, vorrano porre un freno alla crescita della Roma.
Secondo te, la Roma a Napoli può farcela? motiva la tua risposta!
Il Napoli è ormai una realtà italiana concreta. Gioca un buon calcio da tempo e ha ottenuto risultati importanti in Italia e all’estero. Al San Paolo sarà durissima. Loro hanno giocatori offensivi eccezionali e noi purtroppo abbiamo problemi e assenze in difesa. Soprattutto il Napoli da alcune stagioni esibisce una condizione fisica invidiabile, a differenza della Roma che negli ultimi anni ci ha abituato a ritmi blandi e cali fisici, anche se contro la Juve si è vista una squadra fisicamente integra. In definitiva la vedo abbastanza dura ma se c’è una cosa che ho imparato della Roma è che è imprevedibile, è capace di perdere con chiunque ma anche di vincere con chiunque, quindi mai darsi per vinti.
Cosa manca a questa Roma? Sei d’accordo con chi dice che il problema è Lucho oppure sei tra quelli che pensano che la Roma può migliorare solo con lui?
Luis Enrique non è IL problema della Roma ma è sicuramente uno dei problemi più gravi della Roma. La colpa però non è tanto dell’asturiano ma di chi ha scelto un allenatore che mai aveva allenato né in Italia né in una massima serie per ricostruire la Roma. Non mi era piaciuta sin dall’inizio questa scelta, scelta che mi è sembrata fatta più che altro per buttare un po’ di fumo negli occhi ai tifosi, ammaliandoli con l’illusione di poter diventare un nuovo piccolo Barca. La Roma è fragilissima dietro e in avanti non è certo spumeggiante. Il tecnico mi è sembrato fin dall’inizio in confusione: giocatori non convocati in ritiro (Okaka e Simplicio) improvvisamente impiegati in gare da dentro o fuori, Borriello fatto giocare per 15 minuti in Europa League e messo il giorno dopo sul mercato, Simplicio che gioca bene e segna con l’Atalanta e poi per mesi va in tribuna, 16 formazioni diverse in 16 gare, il vedere Cassetti come centrale e soprattutto il non modificare mai il modo di giocare, anche quando la squadra ha dimostrato palesi difficoltà. Ritengo che un buon allenatore debba, più che cambiare continuamente gli uomini, modificare modulo e attegiamento della squadra in base allo stato di forma, all’avversario, al momento che vive il suo team. Molti gli danno come alibi la rosa risicata in alcuni ruoli. Luis ha avuto modo di fare mercato insieme alla società, ha preteso e ottenuto alcuni giocatori come Josè Angel e Bojan, ha avuto forze fresche, cosa che ad un allenatore della Roma non era concessa da anni. L’ultimo Spalletti e Ranieri hanno dovuto fare “le nozze con i fichi secchi” eppure non gli sono state concesse tante attenuanti. Tanti sostengono il tecnico a prescindere. Trovo che sia una stupidaggine. Di tempo per dimostrare il suo valore ne ha avuto anche troppo. Nessuno ha la pretesa di lottare per il vertice quest’anno ma non si sono visti passi avanti, prestazioni veramente valide o un gioco accettabile. Con i risultati negativi non si cresce e la più lunga “serie” di risultati utili sino ad ora è di due misere partite. Fare il torello senza produrre gioco offensivo è inutile e deleterio. Molti tifosi dovrebbero ricordare che il progetto è portare la Roma in alto e non fare diventare Luis Enrique un allenatore vero. Sostituirlo non significa far fallire il progetto. Possiamo continuare anche senza di lui.
Segui la primavera della Roma? Viviani ha giocato titolare con la Juventus, cosa ne pensi?
Seguo i risultati della Primavera e quando posso seguo le loro partite. L’anno scorso ho seguito con interesse la cavalcata esaltante della Roma Primavera, con la tripletta di Montini in finale. Mattia è venuto a giocare proprio nella mia provincia, al Benevento, ma fino ad ora è stato frenato dagli infortuni. Un altro bellissimo ricordo è legato alla finale scudetto di qualche anno fa, con l’Atalanta, decisa da un goal di Okaka. Fu una grande emozione. Non sono però di quelli che esaltano ogni nostro giovane come un potenziale fenomeno. Secondo me hanno le carte in regola per fare bene in A Bertolacci (ormai già cresiutello) e Caprari, oltre a Crescenzi che merita una chance. Viviani a livello giovanile si sta dimostrando un fenomeno ma devo dire che lo vedo ancora molto immaturo. Con la Juve però non ha fatto male.
Chi sono gli avversari diretti della Roma? Che zona ci compete?
Ci è stato detto che la Roma quest’anno non punterà al vertice. Lo capisco e accetto questa situazione, ma questo non significa offrire prestazioni inconsistenti con qualsiasi squadra di medio livello e rischiare parecchio anche quando si fa risultato con chi lotta per non retrocedere. Speriamo che il primo punto ottenuto con una squadra importante come la Juve possa invertire la tendenza. Possiamo lottare con tutti, l’unico organico che ci è superiore è quello del Milan. La Roma ha una rosa scoperta in alcuni ruoli (i terzini ad esempio) ma per il resto ha comunque valori importanti e un organico che deve assolutamente raggiungere almeno l’Europa League. Dare il tempo di crescere è una cosa, leggittimare prestazioni molto al di sotto delle proprie possibilità è un altra.
Come ti muoveresti sul mercato? Sei contento delle operazioni fatte finora?
Innanzitutto sono contento che la Roma sia tornata a spendere e di questo ringrazio gli americani. Con i Sensi avevamo toccato il fondo, con campagne acquisti addirittura inesistenti negli ultimi anni. Riguardo agli acquisti estivi ho apprezzato molto l’arrivo di Lamela e Pjanic, due giocatori giovani ma di grandissima prospettiva, anche se il bosniaco si è ultimamente un po’ involuto. Gago e Heinze sono state due grandi operazioni, perchè praticamente gratis si sono presi due giocatori di esperienza. Stekelemburg sta un po’ deludendo ma mi piacerebbe vederlo con una difesa più solida. Non avrei venduto Vucinic alla Juve per così poco. Se si era accordato con i bianconeri poco importa, potevamo farci rispettare, come spesso hanno fatto altre squadre, e fargli accettare una destinazione estera. Ho ritenuto esagerato il costo di Osvaldo ma ammetto che mi ha sorpreso in positivo. A gennaio andrebbero presi due terzini, un centrale ed anche un centrocampista. Spero che la società possa stanziare il necessario ma mi rendo conto che servirebbero parecchi soldi.
Totti e Del Piero: è stato l’ultimo Roma-Juve per il capitano della Juventus. Cosa pensi dei due?
Sento spesso dire che Totti ha sempre giocato in una città che lo ha protetto e che per dimostrare davvero il suo valore doveva andare via da Roma. Credo che sia stato Del Piero a giocare in un Paese che lo ha sempre protetto, in un sistema che lo ha sempre protetto. Non ho alcuna simpatia per Del Piero, lo ritengo sicuramente un ottimo calciatore ma un vero ipocrita. Spesso viene indicato come un esempio per i giovani mentre Totti è sempre stato descritto dai media come il “cafone de borgata”. Francesco Totti ha commesso molti errori in carriera, ma sul campo e quando lo ha fatto ha sempre pagato, in prima persona, con squalifiche e sanzioni. Alessandro Del Piero è stato ed è il capitano di una squadra che ha macchiato il calcio italiano con le peggiori amenità, ha benificiato per anni di un sistema a suo favore, con la sua squadra per interi campionati ha commesso furti sui campi di tutta Italia, sempre poi sfoggiando un sorriso di circostanza, negando anche l’evidenza. Non credo che il giusto esempio per i giovani sia un giocatore che alla sbarra degli imputati per il processo doping fu ripreso più volte dai giudici per i reiterati e sospetti “non ricordo” dati in risposta alle domande degli inquirenti sulle sostanze assunte. In questo Paese si proteggono i bugiardi e quando qualcuno dice la verità lo si punisce. Totti prima di quel Roma-Juve del 2004-05 disse che sarebbe stato difficile vincere in 11 contro 14 e fu deferito e pesantemente multato. Ce la ricordiamo tutti poi quella partita e sappiamo tutti ciò che le intercettazioni hanno poi portato alla luce. Ero allo stadio e non ho mai visto un arbitraggio del genere. Il mio capitano quel giorno aveva detto la verità, il capitano dei bianconeri batteva rigori inesistenti e saltava per il campo gioioso. Chi merita stima secondo voi? Io non ho dubbi.
A proposito di Totti: secondo te quale dev’essere il ruolo di Totti in questa Roma?
Sicuramente il centravanti e non solo per una questione fisica. Lui da anni rende meglio lì, tanto più che Lamela per me va fatto giocare da trequartista. Osvaldo sa svariare molto bene e non è affatto male nell’uno contro uno, tanto è vero che nell’Espanyol giocava più largo. Se a gennaio arriverà qualche terzino capace davvero di spingere Osvaldo non dovrà neanche defilarsi più di tanto sulla fascia ma potrà giocare più accanto a Totti.

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26 commenti su ““E mò…parlamo noi!”, appuntamento con Il Principe!”

  1. Ha ragione su tutto.
    Purtroppo.

    La Juve gioca con una tripletta di dromedari in difesa, Chiellini Barzagli Bonucci, un fenomeo neuropsichiatrico come Lichstenier, nonno Pirlo, Pepe, scarto della Roma, un opacissimo Estigarribia e un paio di elementi appena decenti come Vidal e Marchisio.

    E noi dovremmo esultare per un pareggio striminzito in casa.

    La verità è che la Juve ha un allenatore.
    La Roma no.

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  2. daccordissimo su tutto, soprattutto riguardo l’allenatore. LE è ancora troppo inesperto per la serie A! mi domando però se questa sia stata una tattica della società, di gettare fumo per coprire altre cose che ancora noi tifosi non conosciamo oppure, e la butto li: Le scelto per pensionare TOTTI!!!

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  3. idee obiettive, concordo quasi su tutto.. tranne che su del piero, antipatico o no credo sia stato un esempio per i giovani, sempre, un calciatore mai sopra le righe, un professionista e non un esagitato..

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    • Mai detto che sia un esagitato. Ho spiegato perchè per me non è affatto un esempio. Per quanto riguarda il “mai sopra le righe” mi dovete spiegare quando ha avuto la necessità di esserlo: Il 70% dell’Italia è juventina, il sistema calcio per anni lo hanno condotto loro, la stampa gli lecca continuamente il c u l o, gli arbitri li trattano con i guanti (per non dire di peggio), in Nazionale è stato chiamato sempre anche quando non se lo meritava o era in condizioni di forma improponibili. Che motivo ha mai avuto questo signore di andare fuori dai gangheri? Quando Capello gli ha fatto assaggiare la panchina ruotandolo con Ibrahimovic e Trezeguet scatenò dei putiferi, eppure giocava parecchio. Cerchiamo di non berci l’immagine che ci danno i media.

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  4. Concordo pienamente quanto hai detto su Del Piero: per carità, uno che ci sa fare parecchio col pallone, ma ipocrita e falso come tutta la sua squadra e i suoi tifosi…

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  5. Non sono d’accordo su Del Piero per quanto riguarda Calciopoli, è solo un calciatore (mentre Totti non è solo un calciatore), per il resto concordo

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      • Non dico che Del Piero sia fra le “menti” di calciopoli, ci mancherebbe! Dico solo che se giochi in una squadra ti accorgi che succedono cose strane, in campo ti accorgi se ti fischiano a favore, se ti danno rigori inesistenti, se ci sono arbitraggi scandalosi. Troppo facile raccogliere il bottino e poi presentarsi a fare “l’onesto” in TV e a dire “abbiamo meritato”, “abbiamo fatto bene”…

      • Concordo con Il Principe… e poi Del Piero sarà stato sicuramente un grande giocatore (ma comunque non ai livelli del Capitano… parlano i numeri, tra l’altro…), eppure mi sta sulle bàlle che è una cosa indescrivibile. Calcisticamente lo odìo.

      • E poi attenzione, non confondiamo: Calciopoli e il processo doping sono due cose distinte. Cmq se stai in uno stesso ambiente per anni e non ti accorgi di niente di strano (sia nelle direzioni arbitrali sia nella condotta sui generis del tuo staff medico) allora o sei un totale i d i o t a o vuol dire che quantomeno taci qualcosa e un minimo di connivenza c’è. Ripeto, le udienze del processo doping furono registrate, e l’Italia dei “belli”, dei calciatori “esempio”, come Del Piero, Conte, Ferrara, Pessotto, Vialli, non ne esce proprio bene. I “non ricordo” furono troppi e i giudici lo sottolinearono più volte, riprendendoli anche in aula. Questa è l’omertà con cui si fanno scudo i mafiosi. Certo lì i reati sono più gravi ma il sitema di “protezione” è lo stesso. Anche Zidane nella sua autobiografia dice spontaneamente che a Torino gli davano “cose strane”. Non credo che il francese abbia una memoria migliore dei suoi ex-compagni.

  6. Sono d’accordo pressoché su tutto, però… Stekelenburg sta un po’ deludendo??
    La difesa della Roma è a dir poco ballerina e chiaramente se ti arrivano 25 tiri a partita 2-3 entrano sempre, anche se ci metti una saracinesca in porta… però il nostro portierone è stato determinante tante volte per il risultato uscendo dal campo come uno dei migliori… anche ieri ha parato di tutto!
    Sul goal subito ieri non ha molte colpe sinceramente, poiché Chiellini era tutto solo al centro dell’area e l’istinto ha spinto Stekelenburg ad andargli incontro per ridurgli lo specchio della porta… non ha colpe, sinceramente… anche in quella occasione se la difesa fosse stata un po’ più attenta a quest’ora staremmo parlando d’altro, ma insomma è andata così…

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    • Secondo me ieri qualche colpa ce l’ha. Con lo Slovan all’andata non ha fatto bella figura e in altre partite ha preso goal su l’unico tiro degli avversari. Ma la retroguardia non l’ha aiutato e ho detto chiaramente che mi piacerebbe vederlo con una difesa più solida. Cmq non è stato certo inguardabile, ha anche avuto buoni momenti. A Novara ha salvato il risultato. Secondo me dobbiamo ancora vedere il vero Stekelemburg. Può fare di più.

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      • Sicuramente, ma converrai con me sul fatto che un portiere per esprimersi al meglio deve poter comunicare costantemente con la propria difesa e questo chiaramente non è facile per un calciatore che parla olandese e che si è trasferito in Italia da nemmeno 4 mesi… io mi immedesimo al suo posto… non dev’essere facile i primi tempi!
        Tutto qui 😉

    • Già anche su Stek ci sarebbe molto da dire,ieri ha fatto una partita magnifica,ma a causa del goal di Chiellini,molti giornali si sono limitati a una sufficienza striminzita,quando,minimo,per me meritava almeno un sette.Non dimentichiamoci poi che è stato determinante anche in altre situazioni quest’anno (ricordate Novara?).

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  7. Principe,sono totalmente in disaccordo con te riguardo a L.E.(e vabbè questo lo sai).Per quanto riguarda la nuova società ,non avremo i fondi del Man.City,ma quest’estate è stata fatta una campagna acquisti molto dispendiosa,con tanti calciatori assai contesi da altre big del calcio europeo:Lamela(20 mln.),Osvaldo(18 mln.),Pjanic(11 mln.),etc.E il tutto,giova ricordarlo,nel contesto di una squadra fuori dall’Europa,salvata dai debiti e per giunta dovendo pagare 10 mln.per un giocatore fuori dal progetto(Borriello),per cui l’estate prima si era fatta grande (a questo punto si può dire con i soldi degli altri)la “maledetta”Rosella.Insomma non saremo il Man.city,ma non mi pare che abbiamo le pezze al c… Certo poi sono d’accordo con te che avendo uno stadio di proprietà ,le cose migliorerebbero ulteriormente.

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    • Non ho mai detto che gli americani abbiano le pezze al c… Hanno investito tanto e sono sicuro che lo faranno ancora. Sto solo dicendo che sappiamo di dover cercare di arrivare a qualcosa di importante non passando per mercati faraonici come può fare un City. Ecco perchè per avere successo ritengo che lo Stadio sia fondamentale. Questo non significa che gli americani non abbiano i soldi, significa solo che non sono sceicchi o oligarchi russi, e forse è anche meglio così, ma lo stadio in questa situazione è determinante.

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  8. Un grazie a Matteo Vitale, che è stato molto gentile e disponibile, e a tutta la radazione per questa possibilità. Scusate per qualche errore di battitura (ad esempio “i soldi da investire non sono quelli DI un Manchester City” e nel caso di Bertolacci, dove intendevo che è un po “cresciutello”).

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  9. Su alcune cose ti quoto su altre no…non capisco tutto questo ostracismo su Luis Enrique,gli allenatori hanno bisogno di tempo per dare un gioco alla squadra non bastano 4 mesi…

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    • 4 mesi sono abbastanza sufficienti per creare un minimo di formazione da schierare con titolari sempre ufficiali (salvo infortuni e squalifiche), comunque ieri a mio riguardo al di là del cambio di BORRIELLO-OSVALDO, non posso criticare Luis, alla fine è stato costretto a schierare quella formazione e l’andazzo e l’approccio della squadra mi è sembrato molto diverso,con un centrocampo quasi inesistenti per la prova ampiamente insufficiente di Pojanic. Per il resto ancora veramente pochissimi tiri in porta, ma ripeto secondo me ci ha penalizzato anche il centrocampo rimaneggiato. Simplicio per quanto mi riguarda dopo ieri (ero molto dubbioso sulla sua forma) lo vorrei rivedere titolare a Napoli! per il resto ieri ha Luis gli do la sufficienza, nulla di piu nulla di meno.

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    • Gigio, i mesi sono 5, tre con l’intero organico, e mi sembrano sufficienti per vedere un minimo progresso. Figurati, hai il diritto di pensarla diversamente, ma non si può definire il mio “ostracismo”. Non mi scaglio ciecamente e senza motivo contro l’allenatore. Ho chiaramente spiegato le motivazioni che mi portano a ritenere Luis Enrique inadatto al ruolo che ricopre. Anzi, ti dico di più, avrei potuto aggiungerne delle altre ma, in tutta sincerità, ho visto che la mia intervista aveva raggiunto proporzioni già faraoniche e ho cercato di limitarmi. Insomma, non sono certo il presidente della Repubblica, e non volevo prendermi ancora più spazio di quanto avessi già fatto.

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  10. Sono d’accordissimo con tutto, tranne sul fatto dei tuoi dubbi sul progetto americano! io ci credo che grazie a loro potremmo diventare una gran bella squadra a livello nazionale ed europeo!

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