Ecco le parole di Franco Baldini ai microfoni di Sky al termine di Fiorentina-Roma.
Momento delicato per un dirigente? Cosa le viene in mente?
“Mi viene in mente che almeno con me non avrete da trovare il pelo nell’uovo. C’è amarezza e dispiacere perché rappresentiamo una società con un seguito importante. I tifosi hanno tutti i diritti di non essere contenti. Ogni volta che perdiamo è sempre più difficile costruire un progetto diverso. Questa è la strada giusta, vogliamo cercare di portarla avanti.”
Le vostre certezze non vacillano?
“Non si tratta di certezze, ma vale la pena provare quello che tutti pensiamo sia molto buono.”
Ha visto dei miglioramenti in Luis Enrique?
“Io sì, sembrava che la squadra fosse passata dalla fase in cui pensava a cosa fare a farlo. Contro Novara e Lecce non ci sono stati momenti morti. Oggi quasi subito siamo rimasti in dieci con un rigore contro, le cose si sono complicate, mettiamoci anche che la settimana scorsa era stata difficile.”
Non mi convince il continuo cambiare giocatori. Non ci sono ripensamenti rispetto all’idea di base?
“No non ci sono. Il fatto di cambiare tanti giocatori è perché fin dall’inizio l’allenatore non ha avuto tutti i giocatori a disposizione. A Udine avere i terzini bassi è stata una scelta, questo significa che lui non ha solo un’idea fissa di calcio, è uno disponibile a cambiare il proprio atteggiamento e sfruttare le pecche dell’avversario.”
A Genova la Roma fece una gara straordinaria ma ha perso per un calcio piazzato. Oggi stava giocando benino e ha preso un’altro gol su calcio piazzato. Ok la ricerca del gioco, però non si dovrebbe lavorare di più per impedirlo?
“Stiamo cercando un tipo di gioco che prevedere il possesso palla, ma il Barcellona non è l’unico esempio al mondo. Ci vuole tempo e ogni sconfitta sembra che lo accorci, ma bisogna tenere la banda dritta e andare avanti. Per quanto riguarda i gol su calcio piazzato, non penso che dipenda da un impianto di gioco. Sono errori individuali da limitare allenandosi specificatamente e migliorando la qualità dei giocatori che arriveranno alla Roma.”
Tre squalificati, classifica difficile, gara contro la Juve: rientra Osvaldo?
“Certo, la punizione era saltare Firenze perché era una partita importante come segnale importante all’ambiente.”
L’esclusione di Totti condizionerà il rapporto con l’ambiente?
“Ovviamente sì, ammetto l’evidenza. Ai tanti tifosi presenti al Franchi, che ringrazio e applaudo, potrebbe non andare giù visti i cori su Totti. Hanno mostrato impazienza e questo va registrato.”