As Roma ancora indietro nella comunicazione social e web. E’ il Milan la prima italiana.

Il calcio, e più in generale lo sport, rappresentano una delle più importanti forme di partecipazione e impegno, in termini quantitativi, degli individui nelle società contemporanee. Citando le parole di Kofi Annan, “se la FIFA fosse una nazione, sarebbe la quinta al mondo per popolazione (4% della popolazione mondiale)”, considerando i praticanti e chi è coinvolto attivamente a diverso titolo (dirigenti,ufficiali di gara, volontari, ecc.), includendo anche i supporter e gli spettatori la percentuale sarebbe ancora più elevata.
Il calcio è senza dubbio lo sport più popolare al mondo e ha tradizioni radicate, trasmesse di generazione in generazione, in molte culture diverse; si tratta quindi di un fenomeno sociale ed interculturale che coinvolge comunità intere che è ormai penetrato nelle vita di un’ampia percentuale della popolazione mondiale e che continua ad aumentare il suo valore sociale ed economico. Il calcio, infatti, rappresenta dal punto di vista economico una vera e propria industria che può essere misurata sia in termini di percentuale sul PIL nazionale dei singoli paesi, sia in termini di diffusione e penetrazione mediatica a livello globale. Queste prerogative lo rendono un contesto complesso che si differenzia dai settori economici più tradizionali dove gli obiettivi economici di profitto prevalgono per definizione. Nel calcio, e in generale nello sport, si intrecciano la dimensione economica, quella sportiva e quella sociale. Gli obbiettivi potenziali dei club professionistici possono essere molteplici (ad esempio, vittorie sportive, profitti, visibilità del propietario del club, ecc.) e possono essere anche influenzati dal contesto locale di riferimento. In altri termini, i club possono essere interessati a sviluppare relazioni stabili e durature con il proprio territorio, tenendo così in considerazione le esigenze della comunità locale con l’obiettivo finale di fare in modo che il sostegno al club diventi un tratto distintivo dell’identità individuale dei cittadini della comunità stessa.
Proprio per questo, oggi più che mai, la comunicazione diventa fondamentale per tutte le società sportive professionistiche, che come altre organizazioni devono trasportare la propria immagine nel mondo globalizzato di oggi. È per questo che attraverso i media, i social network e tante altre vie di comunicazione si può non solo essere vicini ai tifosi, ma percepire ricavi economici importanti per la sopravvivenza di un calcio sempre più mediatico.

A scoprire tutto questo ci aiuta l’agenzia globale di comunicazione Lewis PR che ha condotto uno studio che riguarda la presenza dei club di calcio italiani sul web, in base alla qualità dei siti ufficiali delle società calcistiche e la presenza sui principali Social Network, prendendo in considerazione vari parametri tra cui frequenza degli aggiornamenti, sezioni, Web TV/radio, forum, collegamenti a Social Media. Svelandoci cosi quali sono i più social, nel nostro paese.

Ad aggiudicarsi il primo posto troviamo il Milan che sfrutta nei migliori dei modi i vari mezzi digitali, con un sito internet sempre aggiornato, newsletter e fedd RSS, la possibilità di acquistare biglietti e merchandising online, etc…
La prima tra le italiane nella classifica mondiale di squadre di calcio nei social media nel mese di ottobre, occupando 8° posto con poco più di 6 milioni di sostenitori su facebook e circa 173 mila su Twitter.
Al secondo posto appare la Juventus con un sito ben fatto, privo di motore di ricerca e WebTV ma integrato con i principali Social Network aggiornati in tempo reale, e la apparizione nei mesi scorsi del canale ufficiale bianconero su YouTube, nel quale sono stati caricati i filmati storici, gli highlight di tutte le partite e una serie di contenuti esclusivi realizzati con il supporto di Juventus Channel. Occupando 12° posto nella classifica mondiale di squadre di calcio nei social media, del mese di ottobre con 2 milioni 476 mila sostenitori circa su facebook e 34 mila 739 su Twitter.
Nella terza posizione si trova l’Inter, che vanta un sito internet molto apprezzato, completo di aggiornamenti Feed RSS, motore di ricerca e store online. Con una pagina fan di Facebook e un profilo su Twitter in costante aggiornamento, questa “pazza Inter” regala i momenti più belli del calcio giocato, interviste, approfondimenti e curiosità su un canale YouTube interamente dedicato ai fan nerazzurri. Trovandosi al 26° posto della classifica mondiale di squadre di calcio nei social media, nel mese di ottobre con 618 mila 501 sostenitori su facebbok e 49 mila 201 circa su Twitter
Poi seguono squadre “minori” come il Napoli che occupa il 29° posto nella classifica mondiale di squadre di calcio nei social media del mese di ottobre. Poi appaiono il Chievo e il Genoa, nella classifica italiana rilasciata da Lewis PR, con un numero di sostenitori chiaramente inferiore rispetto alle 3 vincitrici, hanno comunque adottato una buona tattica di difesa anche sul Web.

A questo punto mi domando come mai la AS Roma con circa 6 milioni di tifosi circa sparsi in tutto il mondo, dei quali 2 milioni soltanto nella città eterna, non abbia fino a poco tempo fa approfittato di tutto questo mondo mediatico che però è cosi importante nel mondo globalizzato di oggi dove non ci sono praticamente più frontiere?.

Molto semplice, fino a ieri praticamente la nostra Roma era gestita come una piccola impresa famigliare, oggi con l’arrivo degli americani, esperti numeri 1 a livello mondiale per quel che riguarda il managment sportivo, ci ritroviamo con tantissime novità che rappresentano un cambiamento epocale per quanto riguarda la comunicazione della AS Roma e non solo. Basta pensare che in poco più di un mese, per esattezza 41 giorni dall’uscit
à del profilo ufficiale su facebook, ci ritroviamo con poco più di 516 mila fans per una media di più di 12 mila persone al giorno. Mentre invece su Twitter circa 15 mila 506 persone, una quantità molto importante per una società che fino a poco tempo fa era anni luce dal mondo della web e i social network.
Arriveranno tante altre novità per i prossimi giorni, nei mesi che avverranno, cosi come nei prossimi anni (vendita di biglietti online, nuovo sito internet e stadio di propietà) che si aggiungeranno a quelle gia esistenti.
Non dimentichiamo però che esistono tanti altri tabù da abbattere nel nostro bel paese, come ad esempio l’azionariato popolare, una realtà che in molte nazioni fa la differenza per quanto riguarda la convivenza tra le società calcistiche e i propri tifosi, permettendo unificare la dimensione sportiva, economica e quella sociale.
Questo è il mondo di oggi e il futuro del calcio mondiale dove le società potranno avvicinarsi sempre di più ai propri tifosi, perche loro sono la linfa fondamentale del calcio.
l’unione fa la forza.

Riccardo Lelli per Forza-Roma.com

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3 commenti su “As Roma ancora indietro nella comunicazione social e web. E’ il Milan la prima italiana.”

  1. bell’articolo di Lelli! ma per fare Grande la Roma questo non basta. bisogna innanzi tutto fare più informazione e saper vendere meglio degli altri il proprio prodotto. poi in italia il web è utilizzato ancora in modo molto blando, poichè siamo un paese di vecchi che al massimo compra il giornale, e sul giornale ci sono solo le cazzate di quelli che lo scrivono, quindi vendere il proprio prodotto non è facile!!! la nuova roma per fare introiti maggiorni ha bisogno di tanta pubblicità e gli americani non possono contare solo sui risultati sul campo ma anche di altre iniziative che possono far avvicinare la gente al mondo A.S. roma!!! i primi dobbiamo essere noi tifosi a sostenere sempre la nostra squadra e inneggiare i calciatori in modo da accrescare la loro stima ed il loro valore.

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