Francesco Totti, ieri era presente agli studi Mediaset di Via Tiburtina per partecipare come ospite ad un programma televisivo, il capitano e’ apparso in forma smagliante e dopo aver firmato tanti autografi per i suoi fans ha rilasciato una breve intervista per il Corriere dello Sport:
Totti, come si sente?
«Bene, sono pronto per il rientro».
Domenica 20 arriva il Lecce: tornerà titolare?
«Questo non lo so, bisogna vedere se Luis Enrique mi farà giocare. Io comunque sono a disposizione. Ho ricominciato ad allenarmi con la squadra all’inizio della settimana e continuerò a farlo anche la prossima. L’infortunio è completamente superato».
Con il Lecce saranno passati 50 giorni dalla sua ultima partita, eppure ha provato a recuperare per il derby che si è giocato solo due settimane dopo lo stop. Come mai ci è voluto tutto questo tempo per guarire?
«Ho provato a recuperare per la gara con la Lazio perché dopo i primi esami la lesione non si vedeva. Per questo c’era speranza e io volevo esserci».
E poi?
«Poi ci siamo resi conto che era impossibile recuperare e dagli esami si è capita meglio l’entità della lesione, quindi abbiamo evitato di forzare e ci abbiamo messo il tempo giusto».
Qualche giorno fa ha compiuto gli anni Del Piero..
. «Alex è un amico, gli ho fatto gli auguri e mi fa piacere che lui mi abbia voluto ringraziare pubblicamente. Noi ci sentiamo spesso, non abbiamo bisogno di queste occasioni per parlarci».
Voi due siete le ultime bandiere del calcio italiano, eppure la Juventus non lo ha trattato benissimo…
«Non me l’aspettavo un trattamento del genere da parte della società bianconera. Alex certamente non lo meritava, ma il calcio è così».
Vuol dire che non c’è gratitudine?
«Si sa che quando non servi più si dimenticano di te».
Cosa pensa della sentenza del processo di Napoli su Calciopoli?
«Preferisco non commentare, è meglio. Anche perché io mi ero già esposto all’epoca sul fatto che sarebbe finita in questo modo. E venni pure multato…».