Cosa manca alla Roma per vincere? La squadra deve lavorare sulle situazioni di palla inattiva

Questa è la domanda che tutti noi tifosi ci poniano: cosa manca alla Roma per vincere? Cosa manda ai giallorossi per fare il vero salto di qualità? Dare un giudizio, megativo o positivo, basandosi solamente su queste prime 8 giornate di campionato (siamo alla nona ma una è stata saltata) sarebbe sbagliato e fuori luogo. Quello che salta all’occhio sono tante situazioni che, se messe insieme, possono aiutarci a capire quali sono i problemi reali della squadra.

Basandoci solamente sui numeri, la Roma di Luis Enrique ha fatto 9 reti in totale e ne ha subite 8. Poche marcature se messe a confronto con Milan (16), Juventus (13), Lazio e Napoli (12). L’unica altra squadra delle cosiddette big ad avere problemi similari ai giallorossi è l’Inter che di gol ne ha fatti solo 10, solo uno in più della Roma.

La metà delle reti giallorosse le ha segnate Osvaldo, capocannoniere con 4 reti. Gli altri gol sono divisi tra Bojan, Borini, Lamela, Simplicio e De Rossi con una marcatura a testa. Sicuramente una delle note negative maggiori sono i pochi gol su palla inattiva o calcio piazzato. L’unica rete della Roma segnata in un contesto di questo genere è stata la marcatura di De Rossi (inutile) contro il Cagliari, scaturita da una punizione di Totti. Il campionato italiano presenta molte squadre bloccate e spesso e volentieri sono proprio queste situazioni a palla ferma che possono sbloccare i match più difficili. Luis Enrique dovrà lavorare molto su questo aspetto.

Dando uno sguardo indietro, paradossalmente è la difesa ad aver contribuito di più sulle sorti positive della squadra: con 8 reti subite è meglio del Milan e dell’Inter (14), pari alla Lazio (8) e staccata di due sole lunghezze dalla Juventus (6). Meglio il Napoli che ne ha incassate solo 5 in tutto. Anche in questa situazione è strano notare come la Roma abbia preso la maggior parte dei gol in modo fortunoso, proprio su calcio piazzato o per errori difensivi.

Analizzando ogni singola partita escono dati che fanno pensare:

– Roma–Cagliari 1-2: Il primo gol di Conti è una rete fortunosa in seguito ad un rinvio errato di testa di Jose Angel. Il secondo è un gol preso in contropiede con la difesa completamente assente.

– Roma-Siena 1-1: Il gol di Vitello viene dopo un palo colpito da Brienza. La difesa sale male e la palla torna fortunosamente addosso al difensore del Siena che batte indisturbato.

– Roma-Atalanta 3-1: Gol di testa di Denis preso in seguito ad una battuta corta da calcio d’angolo.

– Lazio-Roma 2-1: Gol di Hernanes su rigore. Rete di Klose allo scadere.

– Genoa-Roma 2-1: Errore di Heinze che lancia il contropiede per il gol di Jankovic. Sul secondo gol tiro fortunoso di Kucka in seguito sempre ad un tiro da calcio piazzato.

Senza discutere troppo sugli uomini che mancano alla Roma in alcuni ruoli (ma questo lo analizzeremo meglio un’altra volta), sicuramente bisognerà lavorare sulla fase di palla inattiva e su alcuni contropiedi che regolarmente la Roma subisce. Senza contare che, vedendo a mente fredda alcune reti prese, sicuramente la fortuna non ha accompagnato la rosa giallorossa fino a questo momento.

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