Roberto Cappelli, Presidente della Roma fino al 27, ha parlato a Roma Channel della prima vittoria della Roma e della prima vittoria della Roma con lui alla guida:
“Questa vittoria è stata importantissima, gioverà al morale e ci dà tempo per coltivare il nostro progetto, in cui crediamo tutti, come avrete visto dalla presenza massica in tribuna dei dirigenti. Non ci sono mai stati tentennamenti sulla fiducia rivolta verso questo progetto. Su Luis Enrique posso dire che non abbiamo iniziato in maniera improvvisata. Questo è un progetto che ha radici a lungo a termine, sapevamo che sarebbero cambiate molte cose, dal modo di giocare alla quantità di giocatori che sono arrivati. Ci vuole del tempo prima di metterlo in pratica. Dobbiamo lavorare, siamo solo all’inizio del nostro tragitto. Noi vogliamo attuare una rivoluzione, è quella la nostra volontà. Poi certo, contano solo i risultati, ma siamo convinti che grazie a questa grande impostazione dirigenziale e una grande qualità calcistica i risultati arriveranno uno dopo l’altro. A che punto siamo del lavoro dirigenziale? Siamo al 100%, abbiamo portato la Roma in mani sicure; la banca mantiene una partecipazione, motivo per cui sono qui. Lo sviluppo del progetto invece è al 50%, abbiamo grandi margini di miglioramento“.
Cappelli alle radio, battuta su DiBenedetto: “Il Presidente era molto contento del risultato, durante gli ultimi minuti mi ha stritolato il ginocchio!“.