La Juve nel mirino di Ibra

MILANO – «Ibrahimovic? In questo momento é il punto attorno a cui ruota tutto». Per Dejan Stankovic è il centro di gravità permanente dell’Inter di Mourinho, anche se l’Ibra-dipendenza è un’altra cosa, «perché abbiamo anche altri giocatori che possono fare la differenza – ha proseguito il serbo a Sky -. Zlatan sta bene e sta giocando molto meglio rispetto all’anno scorso, ma non corriamo questo rischio».
Per Mourinho, invece, Ibracadabra è equivalente di magie e di certezze in attacco e anche contro la Juve, nel derby d’Italia di domani sera al Meazza, il 45enne di Setubal non rinuncerà al suo fuoriclasse, alla 18ª sinfonia consecutiva in nerazzurro dal 26 agosto ma ritemprato dai 4 giorni di permesso (e dal terzo Pallone d’Oro svedese) in patria concessi da Zè Mario.
Un pit-stop, per ricaricare le pile in famiglia, che ha restituito allo Special One un Ibrahimovic in ottime condizioni nell’allenamento di ieri pomeriggio ad Appiano (rientrati come da programma anche Burdisso, Zanetti, Stankovic, Vieira e Balotelli; Obinna e i brasiliani, sbarcati in serata ma attesi solo alla rifinitura di oggi), pronto a sbloccarsi anche contro la “sua” Juve, a cui non ha mai segnato da ex. Al suo fianco, invece, uno che statisticamente ha sempre avuto un buon feeling con la Vecchia Signora: l’ammazza-Juve per eccellenza Julio Cruz (10 centri ai bianconeri). Nessuna novità neanche in mediana, con la conferma della linea a 4 vista a Palermo (Zanetti, Vieira, Cambiasso e Muntari). L’unico dubbio speciale, infatti, è in difesa tra Materazzi, in vantaggio, e Burdisso, a rincorrere, per la sostituzione dello squalificato Cordoba. Punti fermi, invece, Maicon e Maxwell sulle fasce e il “muro” Samuel in mezzo.
«La Juventus? E’ sicuramente una bella squadra – ha concluso Stankovic -, molto tosta, con tanti muscoli. Una squadra che sa quello che deve fare in ogni momento. Sarà una bella sfida, ma noi puntiamo ai 3 punti. Vincendo potremmo andare a più 6 e sarebbe importante arrivare a Natale con un po’ di margine».

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