Ecco le parole di Luis Enrique nella conferenza stampa alla vigilia della partita di domenica contro il Cagliari:
“Sono abbastanza soddisfatto: la squadra ha lavorato bene, c’è stato un miglioramento, ampliando la rosa con i nuovi innesti. E’ importante che siano arrivati, ci vorrà del tempo prima che imparino i nuovi schemi“. Riguardo la questione Totti, il tecnico rivela: ” E’ un giocatore unico, ma mi riservo il diritto di poterlo sostituire. Totti è la storia della Roma, ma sono libero di scegliere chi mandare in campo e chi sostituire. Fino ad ora non ho mai litigato con nessuno“.
Riguardo le posizioni in campo di Cassetti e De Rossi il mister dichiara: “Marco mi piace molto, sa ricoprire sia il ruolo di centrare che di laterale, ed io vado pazzo per questi tipi di giocatori. Anche Daniele è un giocatore che può ricoprire più ruoli“.
Il mister parla anche di Juan, che da poco ha imcominciato ad allenarsi con il gruppo: “Non è pronto il brasiliano; è molto migliorato, ma non è in condizione per giocarsi il posto con gli altri“.
Emozionato per questo esordio? Preoccupazioni? “Mi preoccupano soltanto le potenzialità del Cagliari, abile nel contropiede e sui calci piazzati: dobbiamo contenere gli inserimenti dei centrocampisti. Spero che domani sia una giornata migliore di quella con lo Slovan, vogliamo vincere per compattare il rapporto tra squadra e ambiente. Non so dove la Roma potrà arrivare, spero che vada meglio dell’anno scorso. Abbiamo un rosa molto ampia, ho più di due giocatori per posizione, spero che in futuro non ci siano problemi. C’è un progetto ben preciso, dobbiamo migliorare la finalizzazione, perchè creiamo tanto ma pecchiamo di precisione. Riguardo Borriello ho deciso io che doveva rimanere: ci punto molto, è un’opzione che ho in attacco. Lamela? Sta molto meglio, è completamente recuperato“.
Quale accoglienza si aspetta dalla tifoseria? Spero che ci sostengano, loro vogliono vedere una Roma giocare bene, noi faremo di tutto per giocare un buon calcio, ma soprattutto cercheremo di vincere. Non mi importa che la Roma non sia stata inserita tra le favorite per lo scudetto: dobbiamo guardare avanti passo dopo passo e vedere cosa raggiungeremo. Mi sembra un campionato livellato, con il Milan leggermente favorito“.
“Viviani, Caprari e Verre li ho lasciati alla primavera perchè hanno bisogno di giocare con regolarità: non avrebbero trovato spazio questa settimana, è meglio che siano a disposizione della primavera“.
Infine un pensiero sulla sosta per lo sciopero che ha fatto saltare la prima giornata: “Penso sia stato un vantaggio, abbiamo avuto più giorni per allenarci. Giocare la prima in casa o fuori è la stessa cosa, bisogna comunque giocare 38 partite“.