Legambiente dà le pagelle alle città: crolla Roma, migliora Milano

Inquinamento, uso di carburanti, raccolta differenziata dei rifiuti, produzione di energia da fonti rinnovabili. Sono alcuni dei parametri in base ai quali Legambiente, in collaborazione con Il Sole 24 ore, ha stilato la classifica dei 103 capoluoghi di provincia italiani nell’ambito della ricerca Ecosistema Urbano 2009. Ma gli indicatori sono n totale 125 e tra essi figurano il consumo d’acqua, l’efficienza delle rete del trasporto pubblico, lo spazio riservato ai pedoni e alle bici, i consumi elettrici, la depurazione delle acque, il verde urbano.
Belluno si conferma per il secondo anno di fila saldamente in testa grazie alla sua discreta qualità dell’aria (la media annuale delle polveri sottili scende da 26 a 23 microgrammi per metro cubo, ampiamente entro i limiti di legge), all’ottima raccolta differenziata (il 57,4%), alla bassissima produzione di rifiuti, e ai bassi consumi di acqua (136 litri pro-capite), anche se le perdite dalla rete idrica sono ancora eccessive (il 36%).
Il trasporto pubblico della città veneta è considerato sufficiente (76 viaggi a testa ogni anno), buona la dotazione di spazio per le bici (4,6 metri per abitante) e sono in crescita costante gli spazi interdetti alle auto. Tra i meriti di Belluno c’è sicuramente anche quello di migliorare da un anno all’altro le sue eco-prestazioni.
Nel gruppo di testa figurano Siena, Trento, Verbania e Parma. Cagliari, al 35° posto della classifica generale e al 5° tra i grandi centri, è la prima città del Sud e recupera ben 17 posizioni rispetto allo scorso anno. Anche Milano risale la china: guadagna 10 posizioni rispetto al 2007 e si colloca al 49° posto. Percorso inverso per Roma che dal 55° posto crolla al 70°. Milano batte Roma soprattutto per quel che riguarda la raccolta differenziata, ma la distacca anche sulla presenza di aree pedonali e piste ciclabili.
Il quadro disegnato da Legambiente ha poco di confortante: tra la prima in classifica e l’ultima (Frosinone) c’è un baratro e inoltre le città migliori continuano a migliorare mentre le peggiori, molte delle quali si trovano al Sud, sembrano arretrare. Tra le principali pecche riscontrate nel capoluogo di provincia laziale figurano lo smog, un trasporto pubblico quasi inesistente, un altissimo tasso di motorizzazione (73 auto ogni 100 abitanti).
Sul sito di Legambiente il meglio e il peggio dell’Italia delle città.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento