«Dire che il ciclo di Spalletti alla Roma è finito è l’analisi più superficiale: l’allenatore ha più meriti di quelli che si ricordano ora. La colpa se in questo momento le cose alla Roma non vanno non è solo sua, ma di tutti noi». Dal ritiro della nazionale, Daniele De Rossi prende le difese del tecnico giallorosso e soprattutto si erge a leader della sua Roma, oltre che della nazionale della quale sarà regista titolare, vista anche l’assenza di Andrea Pirlo nelle prossime due partite. «Non è giusto dire che ci sono degli eroi di Roma tra i giocatori – ha poi aggiunto De Rossi – non facciamo ora il discorso che senza Totti sono io a dover prendere per mano la squadra. E dico questo non per scansare responsabilità, ma perché non è giusto nei confronti dei compagni. Il mio amore per la Roma nasce prima di aver cominciato a giocare in questa squadra, e lontano da questa squadra io non mi ci vedo: non sarei altrettanto felice a giocare con un’altra maglia, che la Roma compri o non compri campioni. Perché io gioco per la Roma, non per la società. Non sapete Roma che significa. La Roma è un orgoglio».