Sicurezza: Roma la città più fifona al mondo

Insicuri, poco protetti e sfiduciati. Così si sentono i cittadini della capitale secono l’indagine del Censis sulla paura nelle città. L’istituto, che ha presentato la ricerca nella seconda giornata di lavori del World Social Summit a Roma, ha preso in esame  dieci metropoli: Londra, Parigi, Roma, Mosca, Mumbai, Pechino, Tokyo, New York, San Paolo e Il Cairo. Dai numeri emerge soprattutto un dato: la popolazione della capitale italiana è di gran lunga quella che manifesta il più alto tasso di incertezza e inquietudine esistenziale. Un senso di disagio "che non si è ancora trasformato in ansia", spiega il Censis nel rapporto, "ma che tuttavia condiziona fortemente il clima metropolitano" e fa di Roma "la citta’ in assoluto meno ottimista e fiduciosa" tra quelle analizzate.  Alla domanda "quale sentimento meglio descrive il suo rapporto con la vita?", il 46 per cento dei romani risponde ‘incertezza’ e il 12,2 sceglie la ‘paura’. Il pessimismo (incertezza + paura) raggiunge il 58,2 per cento mentre l’ottimismo (entusiasmo + fiducia + ottimismo) si attesta al 34,4 per cento. Quasi il 60 per cento dei romani vive dunque una condizione di disagio: sentimento che nelle altre grandi metropoli e’ invece minoritario, e si attesta intorno al 36 per cento. Così ad esempio a Londra e New York, nonostante gli attacchi terroristici subiti, prevale un atteggiamento positivo rispetto alla vita: meno del 10 per cento della popolazione dichiara di essere impaurito, mentre più diffusa è l’incertezza (il 24 per cento a New York); circa il 60 per cento (rispettivamente il 61,2 a Londra e il 58,2 a New York) segnala ottimismo, fiducia ed entusiasmo. Interessante il dato che indaga sulle cause dell’aumento della paura secondo gli intervistati. Il 37,8 dei romani è convinto che il motivo sia da ricercarsi nella diminuzione ‘del livello di sicurezza sociale’ (Roma si colloca al terzo posto dopo San Paolo e Mosca, rispettivamente con il 43,5 e il 38,9 per cento). Per il 27 per cento la paura è aumentata a causa della perdita "dei valori della solidarieta’ e del rispetto per la gente", mentre il 19,7 per cento del campione intervistato punta il dito contro ‘l’aumento dell’immigrazione clandestina e la criminalità a essa collegata".

(fonte: Rai News)

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