Non c’era bisogno che Lippi esternasse davanti a tutto il mondo le capacità del nostro Capitan Futuro Danielino DE ROSSI, noi Romanisti lo sapevamo, già nelle prime partite della primavera, quando ricopriva il ruolo di attaccante, si vedeva che era un talento calcistico degno dei più grandi atleti italiani del mondo "pallonaro". Solo quei "giornalisti" falsi del nord e alcuni Rosiconi, burini laziali che hanno una squadra da ridere, possono parlare male di Daniele. Quello però che lo eleva all’ennesima potenza, oltre come grandissimo calciatore, è il suo grande comportamento di uomo e di professionista, mai un gossip, mai una commento, mai peli sulla lingua un ROMANO & ROMANISTA DOC. Nonostante l’assassinio del suocero, che i giornali ribattezzavano il "suocero rapinatore di De Rossi", lui non si è piegato, in silenzio chiuso nel suo dolore, ha continuato a giocare con la solita grinta e voglia di sempre, dedicando la doppietta azzurra a lui. Sono queste cose che rendono il calciatore DDR uno con le "palle", uno che non si tira mai indietro, con la sua giugolare pronta ad esplodere per la rabbia o per la gioia per la vittoria della Sua Roma. Ma elogiamo anche l’altro futuro Romanista Alberto Aquilani, che presto firmerà il contratto per il prolungamento, però qualche bacchettata sulle mani bisogna dartela, perchè non ci devono essere ripensamenti e clausole rescissorie caro Albertino, ma tuo padre non ti ha insegnato nulla? La Roma non si discute si ama, e tu la devi amare.