Collina: “In Italia arbitri affidabili”

ROMA, 5 agosto – Alle soglie della nuova stagione di calcio, il designatore degli arbitri di A e B Pierluigi Collina, in un lungo articolo affidato al sito dell’Aia, a poco più di un anno dal conferimento dell’incarico sottolinea i «due obiettivi nella continuità rispetto alla stagione precedente: garantire la regolarità delle competizioni di competenza della CAN in una stagione che si prevedeva molto difficile a causa, soprattutto per la serie A, del grande equilibrio derivante dalla presenza di tutte le più importanti società italiane; far crescere gli arbitri, in particolare quelli più giovani, cercando di creare, attraverso la loro valorizzazione, un gruppo che potesse costituire una solida base per le prossime stagioni».

GRUPPO AFFIDABILE – In un contesto «oggettivamente difficile» si è vista comunque «la conferma di grande affidabilità da parte di un gruppo di arbitri ed assistenti più esperti – afferma tra l’altro Collina – internazionali e non, i quali sono stati ‘premiati’ sia dal punto di vista quantitativo (numero di gare dirette) che da quello qualitativo (importanza delle gare dirette). Accanto a loro, un gruppo di arbitri ed assistenti ‘intermedi’ ha saputo consolidarsi attraverso l’utilizzo in gare di difficoltà crescente. Particolarmente apprezzabile, infine, il rendimento di alcuni arbitri più giovani, al secondo anno di appartenenza alla CAN, che hanno saputo fornire eccellenti prestazioni anche in presenza di designazioni per partite importanti, lasciando intravedere ottime potenzialità future». Ma Collina non si nasconde che «per contro alcuni arbitri ed assistenti non sono stati in grado di fornire prestazioni adeguate alla categoria in cui sono stati chiamati ad operare a causa di carenze valutate come non migliorabili e, quindi, sono stati proposti per la loro dismissione».

BRAVO ROSETTI – Tra gli aspetti positivi, Collina sottolinea l’operato ad Euro 2008 della terna arbitrale italiana guidata da Roberto Rosetti – con Paolo Calcagno e Alessandro Griselli nel ruolo di assistenti – che ha diretto sia la gara d’apertura che la finale «a conferma della qualità del lavoro svolto dalla CAN e della credibilità che il movimento arbitrale italiano gode all’estero. Analoga citazione merita Cristina Cini, selezionata come assistente per i Mondiali e per le Olimpiadi femminili».

Condividi l'articolo:

Lascia un commento