Voglio scrivere subito, stasera. Perché il veleno in corpo è tanto, e va smaltito!
La Curva Sud OGGI ha finalmente mostrato quanto ne abbia le palle stracolme di questi giocatori senza alcun onore e del “pajaccio de Testaccio”. Ancora una volta, la 7.056esima, la Curva era lì, pronta a sostenere la squadra con il suo grido e il suo calore. E ancora una volta, è stata tradita da undici omuncoli con una maglietta giallorossa addosso. Ve lo dico subito, infatti, non ho intenzione di parlare eccessivamente dei momenti della partita o dello svolgersi della stessa. Descrivere questo scempio, è fortunatamente l’ingrato compito di qualche mio collega.
Lo Shaktar, che ha dato l’impressione di non impegnarsi eccessivamente, allenata dal Fascetti rumeno ha ufficialmente CHIUSO la stagione della Roma. Anzi, magari la avessero chiusa loro. Sono stati proprio i nostri giocatori chiudersi la porta in faccia prima della rincorsa alla vetta del campionato e poi dei quarti di Champions, con la loro maledetta fragilità psicologica e inettitudine agonistica: coadiuvati da un uomo che ha portato l’arte della lobotomizzazione tattica nella Capitale e che, ormai s’è capito, non schioderà nemmeno se dovessimo finire in zona retrocessione. Se proprio lo volete sapere, il gol di Menez mi fa avvelenare ancora di più, perché io invece di guardarmi un piagnucolante ritorno in quel di Donetsk, preferivo mille volte guardarmi quello spettacolo di partita che sarà Barca-Arsenal. Calcio vero, dannazione. Perché tanto, parliamoci chiaro, lo sapeva anche il più piccolo dei ragazzini oggi in Curva, che continuare a sperare in una squadra talmente ridicola da far rabbrividire Silvano Benedetti e Andrade sarebbe esercizio inutile e perfino dannoso per la salute.
La Curva finalmente, e lo dico con il cuore strozzato, ha contestato sonoramente l’intero pacchetto giallorosso a fine partita. I giocatori sono stati chiamati a gran voce sotto la Sud; insicuri e impauriti come sono stati per tutte queste ultime partite, i ragazzotti sono venuti caracollando di malavoglia verso la Sud per raccogliere una bordata di fischi e insulti epici! Meritatissimi, dico io. A tutti! Nessuno escluso. E pensare che per un nanosecondo dopo il gol di Perrotta la gente aveva esultato. E invece già alla fine del primo tempo si temeva l’enesima cinquina di una stagione che sta assumendo tutti i contorni del peggiore incubo mai vissuto. Già durante la partita i cori di contestazione non erano stati risparmiati, ovviamente dopo aver visto l’obbrobrio del primo tempo romanista: “Andate a lavorare!”, “Tifiamo solo la maglia!” e un adattissimo “C’avete rooottoo er cazzooo!” tra quelli più gettonati, anche se avrei gradito anche un “Ranieri vattene” cantato all’unisono. C’ho provato a lanciarlo, ma ormai la gente ha forse capito più di me che non è più il momento di individuare singoli responsabili ma piuttosto di fare sentire la loro rabbia a tutti gli scellerati protagonisti di questa tragedia.
La gente è stanca dei soliti “abbiamo disputato una buona partita”, dei “dobbiamo capire cosa c’è che non va!”, dei “siamo stati condannati dagli episodi, è un momento in cui gira tutto storto!”… l’ultima buona partita è Roma-Fiorentina dell’anno scorso, le cose che non vanno sono i vostri chiari di luna caratteriali uniti alla totale incompetenza di chi vi allena e di chi lo tiene ancora in sella, la sfortuna non capita nel calcio…bisogna andarsela a cercare e per ora voi siete dei fuoriclasse solo nel trovarla puntualmente quando non serve.