Il piano per una Roma americana

Rassegna Stampa | Il Romanista | Legalmente gli emissari di Unicredit non possono essere tornati da New York con un’offerta concreta, ma fra tre giorni scade la deadline per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto della Roma.

Il Romanista spiega il vero piano per arrivare ad avere una Roma americana.

La decisione finale spetterà dopo il 31 gennaio, deadlinefissata per le offerte vincolanti, a Newco Roma, la società che erediterà da Roma 2000 le quote di controllo dell’As Roma.
Quanto agli emissari di Unicredit, legalmente non possono essere tornati in Italia con alcun tipo di proposta.
Fatte queste due premesse, però, potrebbe essere stato trovato con gli americani un punto di incontro tra domanda e offerta. Il meeting con la cordata a stelle e strisce, guidata dall’italoamericano Thomas Richard DiBenedetto, potrebbe dunque avere contribuito ad avvicinare le parti. Il vice dg di Unicredit Paolo Fiorentino, il responsabile corporate Piergiorgio Peluso e Roberto Cappelli, avvocato della banca e membro del Cda dell’As Roma, si sono confrontati a lungo al 245 di Park Avenue, negli uffici dello studio legale Piper Jaffray, con DiBenedetto e con gli altri membri del consorzio. I cui componenti sono quasi tutti confermati. Resta il dubbio sul quinto nome. C’è chi dice che William C. Powers si sia defilato a vantaggio del finanziere Richard D’Amore. Fonti finanziarie hanno fatto sapere che la due giorni di incontri ha avuto natura puramente tecnica. Che serviva solo a conoscere di persona tutti i soggetti interessati. Invece, probabilmente, sono state poste le basi per la eventuale, futura, offerta vincolante americana. Le posizioni di partenza erano distanti.

Originariamente, Unicredit puntava ad uscire definitivamente dall’As Roma. DiBenedetto & co., invece, chiedevano alla banca un sostegno finanziario importante all’operazione. Una via di mezzo potrebbe essere stata trovata. A quanto risulta a Il Romanista, gli americani potrebbero essere disposti a offrire tra i 120 e i 130 milioni per il 67% di Newco Roma e poi a lanciare l’Opa, l’Offerta pubblica d’acquisto, sul restante 33%. Contestualmente, Unicredit si dovrebbe impegnare a ricomprare il 25% di Newco Roma. Di fatto, finanziando così una parte dell’operazione, con il vantaggio di restare azionista – e che azionista – dell’As Roma. Se dovessero restare questi i contorni della possibile offerta a stelle e strisce, Unicredit non dovrebbe mostrare alcuna ostilità verso la cordata. La prudenza è d’obbligo, considerato che l’As Roma, dal 2004 a oggi, è stata oggetto di presunte vendite già altre tre volte: nel 2004 alla Nafta Moskva, nel 2008 a Soros e nel 2009 a Fioranelli, destinatario assieme al tedesco Flick di un’ordinanza di custodia cautelare per aggiotaggio. Ma da Piazza Cordusio trapela stavolta un cauto ottimismo. Ogni informazione viene attentamente ponderata,
sia per la particolare riservatezza che viene mantenuta attorno al dossier, sia perché la Consob sta monitorando con molta attenzione l’intera operazione. Dopo il picco del giorno precedente, ieri il titolo As Roma ha fatto registrare un rialzo minimo, +0,67%, chiudendo la seduta a 1,196 euro. Restano tuttavia importanti i volumi di scambio. Tra azioni comprate e vendute, sono stati mossi oltre 1.4 milioni di titoli, per un controvalore di 1.7 milioni di euro.

Cosa succederà ora? Entro lunedì prossimo andranno presentate le offerte vincolanti. In corsa, oltre alla cordata USA, c’è sicuramente la famiglia Angelucci. Da fonti vicine a Unicredit si continua a sostenere che il fondo Aabar non sia fuori. Vedremo. A valutare il business plan più completo sarà Newco Roma, la società che nascerà dalle ceneri di Roma 2000. Controllata al 51% dai Sensi e al 49% da Unicredit, Newco Roma gestirà l’attuale 67% di Roma 2000 e sarà presieduta dal professor Attilio Zimatore, figura super partes apprezzata sia da Italpetroli che dalla banca. Gli altri due membri del Cda saranno Rosella Sensi e un rappresentante di Unicredit. Saranno loro a decidere se andare a trattativa con uno o con più soggetti. In realtà, Newco Roma non esiste ancora. Per costituirla dovrebbe bastare un pomeriggio dal notaio. Ma per scinderla dal patrimonio di Italpetroli potrebbe volerci parecchio di più. Si dice, una quarantina di giorni. Una volta scelta l’offerta migliore, comunque, il procedimento di vendita si avvierà a conclusione. Prima che il campionato finisca, salvo sorprese, l’As Roma avrà una nuova proprietà.

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13 commenti su “Il piano per una Roma americana”

  1. ma veramentye credete ai 100 milioni investiti sul mercato?,ma mika so gli arabi,neanche i proprietari americani di manchester united e liverpool hanno messo tutti sti soldi per la campagna acquisti,e’ na calla bella e buona questa

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    • ecchine naltro!!! aò e dajeeeeee!! ma se dovemo portà sfiga da soli????? se dovemo compra un tutore che a furia de grattasse me sè anchilosata la mano :mrgreen: :mrgreen:

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    • Beh, aspetta…guarda quelli dei Reds: Meireles l’hanno comprato ed hanno speso 14 milioni, hanno fatto un’offertona per Suarez, con la quale hanno gia’ un accordo…di certo non sono poveri… 🙂

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      • te lho detto fratè quitutti devono fa le pulci a investitori stranieri eppoi nun vonno Diavolucci! Stai a capì??? nessuno va bene manco la Sensi boh!!! Ma magara ce cascheno me sto imparà linno americano :mrgreen: :mrgreen:

  2. il fatto che gli americani chiedano ad unicredit un aiuto che poi sarebbe la garanzia di un prestito un po come fece la sensi. solo che la sensi n naveva da ridar i soldi, gli americani ce l’hanno.
    angelucci non è che da 90 milioni cash alal banca, nessun compratore se deve fare un nvestimento del genere darebbe tutti i soldi con il vecchio valigione si affiderebbe ad un istituto di credito e prenderebbe una fidejussione un prestito, chiamatelo come ve pare. quindi nn vi spaventate se gli americani chiedono un prestito o chiedono alla banca di aiutarli è una cosa normale che succede sempre. se io ho 1 milione di euro in banca e voglio comprare una casa che costa 1 milione e ce l’ho in banca ma non butto 1 milione liquido ma chiedo un prestito nn so se so stato chiaro….

    no ad angelucci x carità

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    • Angelucci chiede alla politica di avere garanzie? Rosella Sensi si fa la cordata romana? Ma andatevene tutti a fare in cu.lo!!! Gli americani ci vogliono comprare con i soldi di Unicredit…bah…mi sembra tanto che siamo di nuovo al punto in cui Totò vendeva la fontana di Trevi…

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  3. punta ad avere il 100% interamente americano…prechè così voleva la banca, sempra però che ci abbiano ripensato e che la banca voglia rimanere nel capitale…a mio avviso la cosa è indice o di non completa solidità americana (dubito però che sia questo il motivo)oppure al contrario della accertata solidità del progetto e quindi possibile mezzo per “guadagnare” ricordati sempre che le banche senza margine di guadagno non si muovono a magggior ragione dopo che è scoppiata la bolla finanziaria in america…anni or sono.

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      • considerando che gli americani SI DICE (maiuscolo perchè non c’è niente di sicuro so’ tutte illazioni) vogliano mettere 80 cash e 100 per finanziare (il prestito di cui si parla) la campagna acquisti c’è poi da concordare il piano di investimento per un eventuale stadio…SI DICE che angelucci si sia lamentato perchè SI DICE che lui abbia offerto 90 milioni (quindi di più)vero ma questa cifra SI DICE è l’unica cifra ovvero nel piano finanziario non sono previsto nell’immediato soldi per la campagna acquisti ma un finanziamento per lo stadio (cosa a cui sarebbe interessato…da cui tutte le pressioni politiche) quindi riassunto:
        Americani 80 + 100 campagna aquisti+ eventuale stadio
        Angelucci 90+ stadio+…campagna acquisti quando cominceranno ad entrare soldi…
        TUTTO CIO’ CON BENEFICIO DI INVENTARIO PERCHE’ E’ TUTTO SUL SI DICE quindi aspetterei con calma il 1° febbraio
        dimenticavo SI DICE che la sensi stia facendo una cordata con alcuni “romani” (altre pressioni politiche)RICORDO a tutti che la sensi avrà la parola finale insieme alla banca per decidere a chi vendere la roma….aspettiamo e tremiamo in silenzio con il rosario in mano …

      • si peccato che pero angelucci co 2 cliniche e 2 giornali non ha nulla. e c’ha pure altri grossi problemi da cio che si evince dai giornali

  4. io non riesco a capire una cosa… questa nuova newco che si formerà, avrà il 100 % dell’as roma o no? (diviso poi tra americani e banca).

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