Rassegna Stampa – Il Romanista – Allenamenti personalizzati, reparto per reparto. E nuovo richiamo atletico. Claudio Ranieri, all’indomani del confronto con la squadra, torna a fare quello che più gli piace: lavorare sul campo. E, in particolare, su quella difesa che, come ha detto mercoledì ai giocatori, «prende ancora troppi gol». Colpa, però, non solo dei difensori, ma di meccanismi complessivi di squadra non ancora rodati e che devono essere messi a punto al più presto. Dopo aver cambiato modulo, infatti, la Roma ancora non riesce a capire bene cosa fare, soprattutto in fase di non possesso palla, e sta a Ranieri e al suo staff invertire la rotta. Come? Lavorando, appunto, su ogni singolo reparto, spiegando i movimenti, provando e riprovando tutto. Fino allo sfinimento. Ieri mattina la squadra è scesa in campo a Trigoria intorno alle 10, sotto gli occhi di Gian Paolo Montali e Daniele Pradè. Niente riunioni, nessun confronto stavolta, solo tanta voglia di indossare
pantaloncini e scarpini e lavorare.
Dopo alcune esercitazioni complessive, Ranieri si è spostato insieme a tutti i difensori (ad eccezione di Juan) sul Campo C per il primo allenamento personalizzato. Diagonali, fuorigioco, movimenti d’anticipo e compattezza nel reparto: questo è quello che ha chiesto l’allenatore, che poi ha esortato i giocatori a parlarsi «molto in campo, in ogni momento e in qualsiasi occasione». Ranieri ha poi simulato anche delle situazioni di gioco, specie in inferiorità numerica, perché è lì che spesso la Roma va in sofferenza. L’allenamento personalizzato è andato avanti per oltre mezzora, poi il mister ha deciso di riunire la squadra. E lì è andata in scena la seconda parte della “nuova seduta”. Ranieri e il suo staff, infatti, hanno concluso l’allenamento con un richiamo atletico. Scatti, cambi di direzione e ripetute, per dare alla squadra quella freschezza che per molti giocatori è soltanto un miraggio. Quello di ieri, poi, è stato soltanto un assaggio di quello che succederà nei prossimi giorni: aumenteranno i carichi di corsa senza palla (il contrario di quanto successo a Riscone), si lavorerà sulla brillantezza e la rapidità ma non mancheranno anche esercizi per il fondo.
La sensazione, a Trigoria e anche fuori, è che una volta recuperata la condizione atletica (e anche tutti gli infortunati), la stagione giallorossa potrebbe subire quella svolta decisiva necessaria a riportare la Roma nelle posizioni di classifica che più le competono.