Rassegna Stampa – Il Romanista – Un avvio di stagione da incubo. In tutti i sensi. Solo 8 punti in campionato, 3 in Champions, un attacco che (BORRIELLO a parte) non trova la via del gol. E una difesa che invece ne prende a valanga. Ma, almeno su quest´ultimo aspetto, uno sguardo al passato può dare un piccolo conforto. L´inizio della scorsa stagione era stato infatti in linea con questa. Anzi, anche peggio. Perché fino al derby di andata, il 6 dicembre, la Roma non era riuscita a chiudere una sola partita in campionato senza subire per lo meno una rete. E non è che le cose in Europa League fossero andate molto meglio, visto che per la prima volta non vennero raccolti palloni nella nostra porta in occasione della sfida contro il Cska Sofia. Poi però le cose cambiarono e quella giallorossa divenne una retroguardia imperforabile, il punto fermo dal quale si ripartì per la rimonta da record.
Entrando nel dettaglio si scopre che dodici mesi fa, alla vigilia dell´ottava giornata, vale a dire al punto in cui ci troviamo ora, la Roma aveva incassato 13 gol. I primi 6 (contro Genoa e Juventus) li prese quando Claudio Ranieri non era ancora arrivato, ma anche con lui le cose ci misero un po´ a sistemarsi. Pur vincendo, una rete la prendemmo con il Siena e con la Fiorentina, addirittura 3 con il Palermo e una con il Catania (entrambi pareggi). Alla settima ci pensò Totti a regalare la vittoria col Napoli, ma un ´golletto´, anche con la complicità di Lobont, arrivò lo stesso. Il totale fa 13,uno più di quest´anno, anche se la distribuzione è stata diversa. Perché in due occasioni (contro Cesena e Inter) non abbiamo subito reti, ma ci sono le 5 di Cagliari a pesare così come le 2 contro Bologna, Brescia e Napoli. In Europa League i gol al passivo erano stati nelle prime cinque partite, stavolta sono 6 nelle prime 3. La media è peggiore, ma allora le avversarie erano Gent, Kosice e Basilea. Che ci siamo ritrovati contro anche in questa stagione, ma in Champions. Una brutta prestazione, ora come allora. Già, perché anche un anno fa contro gli svizzeri (ma in casa loro) fu un disastro. Tre giorni dopo, però, arrivò contro la Fiorentina la prima vera reazione di una squadra che sembrava allo sbando. Domenica invece dei viola c´è il Parma, ma alle volte la storia si ripete…