Di Marzio: “D’Alessandro, Sini, Bertolacci, Scardina, Crescenzi, Pettinari…destinati a sfondare”

Nei settori giovanili italiani crescono talenti puri, veri, quelli che saranno famosi, i trequartisti dell’era moderna. Uno fa meraviglie in serie B, si chiama El Shaarawy, è del Genoa in prestito al Padova: tecnica abbinata alla resistenza, un concentrato di qualità e quantità che ne fanno un fenomeno da studiare, non ancora diciottenne, il Real ha già preso appunti. Sul podio, anche Carraro della Fiorentina (classe 92) e l’italo brasiliano Bessa dell’Inter, un anno più giovane, il classico predestinato. Sono i tre più forti in assoluto, non gli unici. Perché crescono e bene anche D’Agostino (92) alla Samp, Margiotta (93) alla Juve e Pettinari (92) al Siena, uno dei tanti –buoni- prodotti del settore giovanile romanista. Hanno lavorato e lavorano benissimo Bruno Conti e papà De Rossi, altrimenti la Roma non avrebbe mandato a giocare tra A e B tanti ragazzi, tutti italiani, molti destinati a sfondare: D’Alessandro a Bari, Sini e Bertolacci a Lecce, Scardina a Como, Crescenzi a Crotone, oltre al già citato Pettinari. Li seguiremo, li seguiranno Prandelli e i suoi uomini, il cielo sarà più azzurro, l’Italia sarà più giovane. E bella.”

(Tuttomercatoweb)

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7 commenti su “Di Marzio: “D’Alessandro, Sini, Bertolacci, Scardina, Crescenzi, Pettinari…destinati a sfondare””

  1. Purtroppo con Ranieri nessun giovane è destinato a sfonfare…aggregherei in squadra Pettinari e D’Alessandro…ma il Mister sulla fascia gli preferirebbe BRighi e Perrotta…Basta con ranieri…

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      • Una partita su tutte:Bayern – Roma…Ranieri propone un 4-4-2…ai lati Brighi e Perrotta…ma come caz… si fa a fare il 4-4-2 con 4 giocatori centrali??!!RANIERI ME LO DEVE SPIEGARE!!!!!!!! e per di più in quell’occasione la roma gli era piaciuta…Ranieri per me era finito da quel momento…vi ricordate Bersellini e Clagluna…beh, al posto di ranieri avrebbero schierato una formazione più spregiudicata!!!Ranieri VIA!!!!

  2. per fare tutti la fine di okaka??
    basta fargli prendere fiducia psicologica in campo perchè campione non si nasce si diventa..

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