FORZA-ROMA.COM (Edoardo Marullo)In uno stadio semivuoto, credo ci fossero poco più di 30.000 persone, ma, fidatevi, sembravano addirittura meno, i pochi presenti speravano di vedere ieri una risposta della squadra alla conferenza stampa monologo del tecnico rilasciata il giorno precedente: una Roma carica a pallettoni insomma. L’amaro epilogo ha lasciato tutti con la convinzione che la Roma di questi tempi si porta dietro la sua solita oscura malattia.
I motivi per colpa dei quali i “ragazzi” si sono trasformati in brutte copie dei pazienti dei peggiori istituti fisioterapici dell’impero Angelucci è ignoto, Scotland Yard sta tutt’ora indagando. Sebbene non sia proprio tra le sue priorità perché, capirete, hanno altro a cui pensare i nostri amici inglesotti, a cominciare dall’arresto di arabi a caso per rendere più emozionante la visita su suolo inglese del Papa. Sembra una digressione, invece ne parlo perché il Papa è pur sempre un grande tifoso della “Maggica”.
Tornando agli accadimenti di ieri infatti, ognuno in Curva aveva la sua ricetta per curare la squadra. Tra le più gettonate restava quella che molti ritengono buona per tutte le stagioni: Rosella Sensi Bla Bla Bla. Senza ricordarsi che Rosella Sensi ormai conta come il due di coppe quando briscola è bastoni; d’altronde alla Roma non se la filavano prima, figurarsi adesso con un cartello “Vendesi” al collo. Al secondo posto, l’allontanamento di Ranieri, con molti che sostenevano che le sparate del Sor Claudio lo avevano automaticamente messo in un angolo… o faceva risultato con una prova convincente oppure la gente si sarebbe cominciata a chiedere quand’era stata l’ultima volta in cui Ranieri si era dato una controllata alle parti basse. Un terzo polo era per l’immobilismo, da sempre scelta preferita del popolo italico, convinto che la stagione si raddrizzerà da sola grazie all’intervento della Mano Invisibile di Adam Smith, che stesse vivendo solo un brutto incubo dovuto al penetrante fumo di Hashish presente in Curva e che presto si sarebbe svegliato all’interno del secondo anello del Bernabeu al 70’ di Real Madrid – Roma, quarti di finale di Champions League, con la Roma in vantaggio per 3 a 0. Un ultimo gruppetto ce l’aveva con i giocatori, con i più meschini a prendersela con il Capitano, bersaglio di facili critiche dovute all’età del nostro simpatico nonnetto, molti con Perrotta, Mexes, Menez, Pizarro e De Rossi, effettivamente irriconoscibili, pochi con il malcapitato Rosi e uno, vi giuro, l’ho sentito con le mie orecchie, con Juan. L’unica spiegazione plausibile che mi è venuta in mente è che il nostro collega romanista in passato avesse avuto un diverbio per un parcheggio con il brasiliano. L’unico esente da critiche il neo arrivato Borriello (“e vurria vedè!”), direbbero a casa sua. Degni di nota anche gli insulti a Di Vaio (perché ex laziale), a Malesani (perché protagonista in passato di atteggiamenti obiettivamenti un poco st***zi), Paponi (più per paura che per altro) e Rubin (perché tutti volevano almeno una doppietta).
Un peccato, perché dopo una mattinata un po’ incerta il tempo era migliorato notevolmente, gran parte dei gruppi organizzati avevano pensato di lasciare ad altri gli spalti della Sud, molta meno gente inveiva contro la AS Roma Club Privilege Visa Electron, anche se quel “tifoso tesserato porti male!” proprio non mi va giù, soprattutto se cantato sorridendo dopo il 2 a 2 del Bologna. Ho avuto seriamente la tentazione di andare a roteare la mia ascia da battaglia di plastica comprata l’ultima volta che sono andato a una festa in maschera travestito da Conan, ma poi ho pensato a voi cari lettori, che avreste perso una testimonianza così preziosa di questa giornata indimenticabile. Da morire dal ridere poi, i capannelli di energumeni misti a smilzi assoggettati (fighissimo, sembrano coppie sadomaso con i ruoli padroni-schiavi) per la maggior parte nascosti dietro a magliette nere con scritte improbabili e occhiali scuri che urlavano a squarciagola “Tesserato, tifo più di te!”… ero tentato di chiedergli se fossero a conoscenza del risultato finale ma anche lì ho deciso di desistere perché un mio amico mi ha ricordato che questi simpaticoni parlano solo con l’antico linguaggio delle mani.