Non si vive di sola fantasia

Sappiamo sempre tutto e più di tutti. Parliamo di certezze, usiamo toni categorici, utilizziamo parole come evidenza e realtà dei fatti, ma in fondo non sappiamo proprio nulla. Amo i giornalisti che scrivono per hobby o lo fanno del tutto gratuitamente. Nessuno di loro utilizzerà aria fritta per pubblicare un articolo sul proprio giornale. Il problema non sono i loro articoli messi in bella mostra in prima pagina con il loro nome in grassetto magari, ma il modo in cui questi stessi articoli riescono a fuorviare completamente noi tifosi. Analizzando l’inizio di questa stagione giallorossa sembra che tutti i tifosi della Roma abbiano le loro spie a Trigoria o, permettetemi di lavorare di fantasia, che addirittura vadano a cena con Ranieri&co. tutti i lunedì sera per discutere dei problemi dello spogliatoio. Perchè si devono sempre montare dei casi? Perchè si devono supporre situazioni senza esserne assolutamente a conoscenza? Non vedo alcuna differenza tra lo sparare notizie infondate e pensare che negli spogliatoi del Fulvio Bernardini ci sia un pozzo senza fondo da qui escono banconote da 50 euro. Entrambe le situazioni non potrebbero essere verficate e pertanto non dovrebbero essere utilizzate da pseudogiornalisti per affumicare una situazione già abbastanza grigia. “Ranieri divide lo spogliatoio“, “Mexes e Vucinic alleati di una stessa battaglia“, “Totti e Ranieri in combutta” sono solo alcuni titoli con cui gionali di prima fascia uscivano in edicola. Ma le fonti? Dove sono queste fonti? Se si trattasse di opinioni non ci sarebbe alcun problema perchè quando le cose vanno male è evidente che ogni colpo può far crollare la torre da un momento all’altro; il problema è che nella maggior parte dei casi non si tratta appunto di riflessioni personali ma di certezze che si basano su soffiate provenienti pare dallo spogliatoio.
Ho addirittura letto che Doni starebbe portando avanti una battaglia contro la squadra cercando di mettere dalla sua parte tutti i dissidenti. Ma siamo al grande Fratello o all’Isola dei Famosi? Già me lo immagino il portiere brasiliano con la sua faccia da sveglio cercare di escogitare delle tattiche per avere più adepti dalla sua parte. Questo discorso risulta di una banalità assoluta ma probabilmete è proprio dalle situazioni più banali che il calcio moderno dovrebbe ripartire per riuscire a trovare più consensi e adesioni. Son convinto infatti che tutti questi problemi con i quali i giornalisti imbandiscono i loro articoli saranno magicamente spariti quando la squadra tornerà a vincere per poi ripresentarli nei futuri momenti di difficoltà. Scrivere non vuol dire lavorare di fantasia ma basarsi sui fatti evidenti che abbiamo a disposizione: gli unici sono attualmente una squadra in difficoltà, scarica e con poco mordente. Di questo possiamo parlare, dei problemi familiari di De Rossi e delle birre che Adriano beve no, perchè non ne siamo a conoscenza; evitiamo dunque di pensare al giornalismo sportivo come al gossip, perchè altrimenti il successore di Ranieri non andrebbe trovato in qualche allenatore di lusso ma direttamente su qualche copertina di Max e credo che a molti tifosi della magica questo non dispiacerebbe affatto.

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6 commenti su “Non si vive di sola fantasia”

  1. sull’articolo nulla da dire…d’accordissimo!!
    aggiungerei una cosa,qui il problema nn è tanto nel fatto di fare gossip,o comunque credere a certe situazioni create ad arte,ma tirarle fuori sempre e solo nei momenti di difficoltà..
    a roma siamo maestri in questo,prima erano solo quei quattro pezzenti che scrivono sui soliti giornali,e che parlano alle solite radio,adesso ci si mette anche il tifoso da pc,che va a casa,nn sa che fare,e scrive che vucinic nn può vedere ranieri(una delle ultimissime)
    uno può anche credere alle parole del catapano di turno(tanto per citarne uno)ma almeno fallo sempre,con equilibrio e coerenza,nn subito dopo due sconfitte!!
    Forza ROMA!

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  2. Questa è la realtà, speriamo che questo articolo possa chiarire le idee ai nostri “tifosi” che vivono di pane e stampa.
    Grande Manuel!

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  3. Finalmente hai iniziato a scrivere quello che pensi anche se molte persone potrebbero non essere d’accordo. Senza peli sulal lingua. Sono felicissimo.
    Manuel, continua così. 😉
    I miei complimenti.

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  4. sono un (quasi) giornalista.. e sportivo per hobby.. sul lavorare gratis.. o quasi.. non è scelta.. ma spesso obbligo.. sul tuo articolo stracondivido e ti faccio i complimenti..aggiungo che questo non solo rovina lo sport e il giornalismo.. ma anche e davvero i giornalisti.. quelli seri.. o che almeno ci provano.. luttazzi ha detto una frase geniale.. sulla politica, ma vale anche per lo sport.. “c’è una sola differenza tra i giornalisti e le puttane… ci sono cose che le puttane non fanno”..

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    • Ciao sul fatto del giornalista per hobby mi rendo conto che non è una scelta ma un obbligo spesso.L’ho utilizzato come termine di paragone solo per fare una differenza con gli altri pseudo giornalisti.Sono d’accordissimo con te.Ti auguro una carriera ricca di soddisfazioni!:) Manuel

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