Divieto per le radio private, tifosi, Comune e Provincia dicono di NO

«Ripensare il divieto per le radio private di trasmettere le radiocronache delle partite». Lo hanno chiesto ieri Alemanno, Zingaretti e la Poverini. Comune, Provincia di Roma e Regione Lazio si schierano a difesa degli interessi non solo delle radio ma anche, e soprattutto, dei radioascoltatori. La questione è semplice. La Lega di Serie A ha venduto i diritti per le radiocronache in esclusiva a Radio Rai e pretende che le emittenti radiofoniche private si adeguino. Prevede l’articolo 4 del regolamento della Lega per l’esercizio della cronaca radiofonica:

«Gli operatori della comunicazione radiofonica dispongono, complessivamente, (…) di una finestra informativa di tre minuti ogni quindici minuti di gioco, fino ad un massimo di tre finestre per ognuno dei due tempi di gara»

Nulla di nuovo sotto il sole, era così anche un anno fa. Solo che per tutta la stagione 2009/2010 la Lega ha chiuso un occhio. E adesso no. In giro per le postazioni degli stadi italiani vengono inviati dei commissari ad hoc.

Alemanno – come Zingaretti – ha preso una posizione netta. Il Sindaco ha scritto ieri una lettera ai sottosegretari all’Informazione Paolo Bonaiuti e allo Sport Rocco Crimi, al presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, al presidente dell’Agcom Corrado Calabrò e al Direttore generale della Rai Tv Mauro Masi. Sostanzialmente, Alemanno ha chiesto di trovare una soluzione che consenta alle radio di continuare a trasmettere in diretta dagli stadi, pur garantendo i diritti pagati dalla Rai, perché:

«le radio sportive romane svolgono – si legge nella lettera – da anni un apprezzato servizio di informazione e di intrattenimento per i tanti tifosi ed appassionati di calcio della Capitale».

Sulla questione è intervenuto anche Nicola Zingaretti.

«Il problema è complesso – ha spiegato il presidente della Provincia – perché ci sono anche degli ambiti contrattuali da rispettare. Ma credo che il governo e la Lega di Serie A debbano fare ogni sforzo per trovare una soluzione che permetta alle radio private sportive di continuare a fare il loro lavoro come accadeva negli anni passati»

Continua Zingaretti:

«Bisogna fare in modo che non si perda definitivamente quella dimensione locale del calcio che offre a milioni di appassionati un modo genuino e passionale di rapportarsi a questo sport, senza per questo penalizzare la Rai che ha investito ingenti somme di denaro per vedersi assegnati i diritti in esclusiva. Una soluzione fra questi due legittimi interessi credo possa e debba trovarsi».

Che poi è grosso modo anche il pensiero del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini:

«È quanto mai opportuno trovare una soluzione perché le radio private possano continuare a trasmettere la cronaca delle partite di calcio. Pur nella consapevolezza dei diritti acquisiti dalla Rai per il servizio, non dobbiamo dimenticare che tanti tifosi amano ascoltare la diretta della propria squadra dalle radio locali e che queste emittenti, piccole o grandi che siano, trovano il loro sostentamento dalla raccolta pubblicitaria che in buona parte deriva anche da quella trasmessa negli intervalli delle partite che hanno un alto share».

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4 commenti su “Divieto per le radio private, tifosi, Comune e Provincia dicono di NO”

  1. iniziano con le radio private poi passeranno alle tv private poi chiuderanno internet e poi un canale solo monotematico…. viva la democrazia italiana

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  2. Grazie Redazione! Parlano di servizi della Rai e non so a voi ma me viene da ride! Servizi Rai una barzelletta mo li mannamo a Zelig! Volemo Bersaniiiiiiiiiii

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  3. Ringrazio la redazione che ha accolto l’appello mio e di Romoletto e ha trattato questo tema che a noi romani e romanisti fa incazzare non poco!

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