Chi conosce la corrente artistica in questione capirà perchè chiamo così Mirko Vucinic. Il nostro numero 9, il nostro Montenegrino, capace di fare gol mirabolanti, di fare delle bellezze uniche e capace di farti innamorare del suo nome, delle sue giocate, dei suoi piedi e delle sue idee. Quanti di noi, quando lo vediamo palla al piede sull’esterno, notiamo lo stop di suola, con la quale si porta avanti la palla di mezzo metro, per far saltare la marcatura? Quanti di noi si sono abituati al dribbling all’interno e quanti di noi adorano vederlo rientrare sul destro per vederlo calciare? Potrebbe tirare forte, potrebbe fare gol facili e giocare sul filo del fuorigioco, potrebbe fare scelte facili…e invece no, non gli piace. L’amante del bello, l’esteta, Mirko Vucinic non riesce a fare gol brutti, non riesce a fare gol semplici e non riesce a non tentare una giocata da rivedere per 10 volte di fila. Abbiamo visto contro il Cesena, ultimo caso, e molte altre volte…poteva stopparsela e andare in porta per segnare, invece ha preferito colpire di testa a giro…cercando il gran gol. Lo fa in ogni minuto della partita. Più passano gli anni e più diventa decisivo. Molti non lo sopportano, dicono sia svogliato…dicono sia lunatico e dicono che, alla fine, giocatori come lui se ne trovano. No, io non la penso così. Io penso che Vucinic sia uno dei giocatori più forti in circolazione, capace di fare di tutto e di più, capace di guidare la sua Nazionale e la sua squadra. Non lo sostituirei mai. L’anno scorso, Inter-Roma 1 a 1, iniziò malissimo mangiandosi un gol già fatto…troppo semplice per lui. Dopo un po’, lancio lungo di Motta e Vucinic svetta sulla testa di Lucio facendo un gol di testa che nessuno avrebbe mai pensato di tentare. Nessuno riesce a capire cos’ha nella testa, forse ancora deve capire quanto sia forte…o forse lo sa, ma ama troppo il bello, ama troppo i numeri, per diventare un piatto esecutore. Mirko è così: o lo si ama, o lo si odia. Voi che scegliete?
Non smetterò mai di ringraziare Pradè per averlo portato a Roma e aver rifiutato, insieme alla dirigenza, le numerose offerte giunte per il nostro numero 9. Ranieri potrebbe sacrificare l’ala sinistra nel suo modulo per mettere Totti e Borriello…per me sarebbe un grossissimo errore.
Ave atque vale.