Rassegna Stampa – Il Messaggero – Convincere Baptista ad accettare una delle poche offerte che gli sono pervenute, trovare sistemazione ai calciatori che non fanno più parte del progetto tecnico di Ranieri, riscattare Burdisso e prendere almeno il vice-Riise. E’ la ‘mission impossible’ che attende il ds Pradè. Andiamo per ordine, partendo dall’attaccante brasiliano. Venerdì ad Atene il nuovo assalto del presidente dell’Olympiacos, Marinakis, è stato respinto. Baptista ha ringraziato ma ha confermato con fermezza il suo no. Poche ore prima, aveva risposto picche al telefono anche a Rijkaard che lo avrebbe voluto al Galatasaray. Due rifiuti che bloccano il mercato della Roma. La partenza del brasiliano, infatti, comporterebbe un risparmio di circa 10 milioni di euro tra cartellino e ingaggio (5 milioni lordi per questa stagione). Da domani uno dei suoi manager inizierà un nuovo tour fra l’Inghilterra e la Germania, campionati che hanno il gradimento del calciatore. Se per Doni qualcosa potrebbe (il condizionale è d’obbligo) muoversi a breve in Premier, tutto tace per Cicinho. Idem per Cerci che oramai è deciso ad arrivare a scadenza nel prossimo giugno. Per Andreolli c’è il Chievo: è necessario, tuttavia, che il club veneto alzi l’offerta almeno ad un milione (sinora è fermo a 400mila euro). E gli altri? Preoccupano meno i vari Loria (Torino), Greco (Pescara o Padova), Barusso (Livorno), Antunes (Panionios) e Faty (Aris, dopo aver rifiutato il Larissa): per loro, infatti, una sistemazione prima della fine della mercato verrà trovata. E’ chiaro che una situazione del genere fa in modo che anche operazioni già definite da tempo, come quella di Gobbi, rimangano in stand-by per non appesantire il monte-ingaggi, già oltre i 70 milioni. Per non parlare poi di Behrami. Capitolo Burdisso: Branca afferma che il difensore piace in Inghilterra. Nicolas vuole la Roma e basta.
Martedì a Visso (ore 18,30) l’inaugurazione della Sede del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che verrà intitolata a Franco Sensi.