Rassegna Stampa – Il Corriere dello Sport – Nella serata della presentazione del nuovo Pescara, tornato in serie dopo tre stagioni, Ranieri prosegue la marcia di avvicinamento alla Supercoppa.
Ai giallorossi è bastato il gol su rigore di Francesco Totti alla fine del primo tempo per decidere l’incontro. A meno di due settimane dal primo impegno ufficiale della stagione il tecnico sta cercando di mettere a punto il 4-4-2 sul quale ha deciso di puntare in questo inizio di stagione. Così dopo l’amichevole contro il Levante, tre giorni più tardi ha riproposto lo stesso modulo anche a Pescara, ancora con Totti e Adriano tandem d’attacco. Una formula sulla quale il tecnico continuerà a lavorare. Si è vista la difesa che sarà quella titolare, con Cassetti e Riise esterni e Mexes e Juan centrali e un centrocampo molto sperimentale, con Simplicio e Greco in mezzo e Taddei e Perrotta esterni. Mancavano De Rossi e Pizarro, ma anche un esterno offensivo, Menez o Vucinic, che potesse dare fantasia alla fase offensiva che invece in certi momenti è sembrata scontata.
ADRIANO – Nel primo tempo le cose migliori le ha fatte vedere Adriano. Volenteroso, vivace, è apparso in progresso sul piano della corsa. Dopo pochi minuti ha messo Totti davanti al portiere, ma il capitano ha sbagliato il cucchiaio, poi ha sfiorato il gol, prima con una rovesciata acrobatica e verso la fine del primo tempo con un colpo di testa. Ma soprattutto si è procurato il rigore, realizzato da Totti. Il Pescara di Di Francesco ha mostrato una buona organizzazione di gioco, con alcuni giovani interessanti, a cominciare da Verratti, diciotto anni, uscito dal vivaio locale e dal “romanista” Stoian.
LA RIPRESA – Totti ha fatto un passo indietro rispetto alle precedenti amichevoli. Nella ripresa ha lasciato ad Adriano il ruolo di prima punta e ha preferito partire largo. A parte il cucchiaio sbagliato e il rigore, si è visto poco in fase di conclusione. I due attaccanti sono rimasti in campo più di un’ora, mostrando progressi nel l’intesa. Si sono cercati, si sono scambiate le posizioni. C’è grande attesa nei confronti di Adriano e Ranieri sa che la sua condizione può solo crescere. La difesa è sembrata già a buon punto, con Juan, impiegato per la prima volta per tutti i novanta minuti, già in buone condizioni e capace di dettare legge in area. La Roma ha concesso pochissimo, ha dato l’impressione di avere già raggiunto una buona solidità difensiva. Simplicio ha scelto sempre le giocate semplici, è ordinato e ha senso tattico, ma senza De Rossi e Pizarro, in mezzo al campo è mancato il cambio di passo.
I GIOVANI – Le sostituzioni nella ripresa hanno messo in evidenza il giovane Rosi, rientrato dal Siena. Il ragazzo della Garbatella può essere una valida alternativa a Cassetti. E’ cresciuto rispetto a quando lasciò la Roma e si è perfezionato nel ruolo di terzino. Ha spinto molto e ha messo in mezzo cross molto insidiosi. Ranieri ha riproposto anche il giovane Greco, che dopo la buona prestazione di Parigi ha confermato di avere qualità. E’ stato uno dei pochi che ha provato a saltare l’uomo e nel la ripresa è andato vicino al gol con un tiro da fuori. Allo scadere è stato Okaka ha sbagliare il raddoppio a pochi passi dalla porta su assist di Brighi..