Si rincorrono voci sui possibili acquirenti della società as Roma, dopo l’accordo di ieri tra Italpetroli e Unicredit. Oltre alle indiscrezioni che vedrebbero in pole position la famiglia Angelucci che, a quanto sembra, avrebbe dichiarato durante una cena, interesse anche per la costruzione del nuovo stadio e cordate o pseudo cordate, come quella che vedrebbe in pista anche Angelini, spunta ora anche il fondo libico Aabar. Secondo il sito ‘Sporteconomy’ il fondo arabo, primo azionista con il 4.99% della banca italiana , sarebbe infatti stato già sondato dalla Rothschild (advisor di Unicredit per la vendita della società calcistica). Aabar è uno dei principali fondi di investimento del mondo e non è l’unica azionista araba di Unicredit. Infatti la Banca centrale Libica è azionista con il 4.98%. Le due realtà detengono quindi quasi il 10% del capitale di Unicredit. Anche il Financial Times si occupa oggi del futuro acquisto della società giallorossa, ricordando come «Il destino della Roma – fondata nel 1927 e una delle squadre di calico più famose in Italia, vincitrice di 3 scudetti e 11 coppe Italia – è rimasto in sospeso fin dalla morte del patron Franco Sensi, avvenuta nell’agosto 2008 . Rosella Sensi si dice che abbia, sempre due anni orsono, rifiutato un’offerta di 280 milioni di euro da parte di George Soros per l’acquisto della Roma, anche se -evidenzia- persone molto vicine al finanziere e attivista politico americano hanno negato la cosa al Financial Times. (fonte adnkronos)