Unicredit – Italpetroli, tutto rinviato al 5 luglio

Il Romanista – Non sarebbe stato trovato ancora un accordo tra Unicredit e Italpetroli. L’ultimo giorno utile per poter raggiungere un’intesa, quindi, resta il 5 luglio, quando le parti si rivedranno davanti al presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto.

Fumata nera, per ora. In giornata potrebbe essere pubblicato un comunicato che farà luce sull’appuntamento di ieri tra i legali di Compagnia Italpetroli e Unicredit. Le parti si erano date appuntamento intorno alle 18 presso lo studio Gambino, il legale che assieme all’avvocato Conte cura gli interessi della famiglia Sensi. Per Unicredit si sono presentati i legali Carbonetti e Di Gravio. Quasi due ore di colloquio per cercare di trovare un pre-accordo, che consenta il 5 luglio di porre fine al lungo braccio di ferro tra il gruppo creditizio e Italpetroli. Altrimenti, come avvisava giorni fa il presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto, «si andrà a sentenza». Un esito che comporterebbe tempi lunghi. Uscendo dallo studio, nessuno dei legali si è voluto sbilanciare. «Sul comunicato dovrete aspettare domani, ma non posso assicurarlo. Per quanto riguarda l’incontro di oggi (ieri, ndr) non posso dirvi nulla, sono cose troppo delicate», spiegava l’avvocato Conte. Dietro al segreto professionale («non posso parlare») si è trincerato invece Carbonetti, uno dei legali di Unicredit.
L’intesa sarebbe ancora lontana. Il problema è principalmente il valore da attribuire agli asset di Italpetroli. In particolare, ci sarebbe ancora una notevole distanza tra l’offerta della banca, che avrebbe proposto di azzerare i 325 milioni di debiti di Italpetroli rilevando il restante 51% della società ancora non posseduto – e a cascata il club giallorosso -, lasciando alla famiglia immobili per una ventina di milioni. La proposta non
sarebbe stata giudicata sufficiente dai legali della famiglia Sensi. In ballo non ci sono solo questioni economiche, ma anche le garanzie che l’attuale proprietà ha chiesto sul futuro della società sportiva, ovvero una soluzione in grado di mantenere la Roma ai livelli competitivi di questi ultimi anni. Solo qualora venisse trovato un accordo si potrebbe nominare un advisor per stabilire il prezzo della Roma e trovare un eventuale acquirente. Che al momento non sembra esserci.
Il sindaco Alemanno ha promesso di monitorare la situazione, per evitare che qualcuno speculi sulla passione di milioni di romanisti: «Mi auguro che giunga un accordo. Nei prossimi giorni devo sentire Unicredit e Rosella Sensi per seguire la situazione. Siamo arrivati al nodo, vigilerò con grande attenzione affinchè non ci siano ripercussioni sull’attività sportiva. Speriamo di avere una soluzione che tuteli la squadra. Non sono ancora in grado di esprimermi. Appena li avrò sentiti darò il mio punto di vista, ma farò di tutto affinché la squadra sia tutelata. Perché è un bene prezioso per questa città».
È stata una giornata movimentata anche per il titolo As Roma, che aPiazza Affari ha fatto segnare un rialzo del 2,96%, chiudendo a un prezzo di riferimento di 0,906 euro. Notevole è stato il volume degli scambi: sono passate di mano oltre 2,4 milioni di azioni. Ovvero l’1,7% del capitale.

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17 commenti su “Unicredit – Italpetroli, tutto rinviato al 5 luglio”

  1. Unicredit si prendera’ gli assett che hanno valore di mercato per rientrare subito, di quelli che stagnano non sa proprio che farsene e poi con la crisi di adesso su 800 milioni di capitale di Italpetroli, ne tirera’ fuori poco piu’ della meta’. Calcolando che Unicredit e’ possessore del 49 % delle azioni di Italpetroli, a Rosella l’unico assett che gli darebbe subito liquidi, perche’ ha mercato e’ proprio la Roma.

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  2. il 5 luglio 2010 giornata “decisiva”.
    questa cosa della giornata decisiva mi pare di averla già sentita qualche volta.

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  3. Secondo me il 5 qualcosa “non” succederà…
    Unicredit si prenderà gran parte degli asset per dimezzare il debito, poi si farà un nuovo piano di rientro, con la roma che rimane ai Sensi.
    Le cose in italia funzionano così
    accetto scommesse 😎

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  4. L’ansa ha riportato che si rafforza l’ipotesi che si vada a sentenza sull’arbitrato, considerando poco probabile l’accordo tra IP e Unicredit…

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  5. ahahahahahahahahahahah
    niente da fa.. purtroppo so malato de Roma come voi e ameno che non riesco a parti pe Ibiza o pe Cuba non possso smette de trema per l’As Roma.. ne avremo ancora per anni! sicuramente 😉

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  6. Si parla di Giampaolo Angelucci come possibile nuovo proprietario della Roma,ecco un articolo che ho preso da forza roma.info….niente di promettente…. 😥
    “Il nome di Angelucci come possibile nuovo proprietario della Roma, mi porta subito alla memoria il giorno dell’arrivo di Giuseppe Ciarrapico nei piani alti di Trigoria. Entrambi a capo di numerose cliniche private romane, e tutti e due con interessi nel campo editoriale. Non vorrei certo avanzare altri paragoni, ma tengo ancora nel mio cassetto un “vecchio” dispaccio dell’ Ansa che recitava “Truffa ai danni delle ASL. Questo il reato contestato a Giampaolo Angelucci, imprenditore tra i più noti nel settore della sanità, reputato il re delle cliniche della capitale. Il primogenito di Antonio è ora agli arresti domiciliari, su disposizione della procura di Velletri, vicino Roma. Nel mirino delle indagini ci sarebbe la clinica S. Raffaele Madonna della Letizia di Velletri. Anche per il padre di Angelucci, deputato del Pdl, è stata chiesta l’autorizzazione a procedere. Altre ordinanze cautelari sono state emesse nei confronti di un dirigente della regione Lazio e di due funzionari della Asl competente della zona dei castelli romani. L’ennesimo scandalo tutto italiano, che rende sempre più nera la maglia del sistema sanitario nazionale”. E’ questo il dopo-Sensi? Mamma mia…..”

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  7. io tifo per unicredit,spero ke la sensi lascia tutto alla banca e ke la stessa poi rivenda la asroma a qualcuno con i soldi!!!purtroppo rose’ senza soldi non si canta la messa…altrimenti,credo saranno tempi bruttissimi senza soldi e senza campioni…..ma come si fa’??? ❗

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  8. Purtroppo Lunedì non si risolverà nulla….. rinvieranno a giudizio.Anni ed anni di sofferenza.Io penso solo una cosa, e non è un discorso pro e contro Sensi.Ma se non ce la fai a gestirla sta squadra, perchè ti ostini?Se non sai gestire gli affari di famiglia , perchè ti ostini?Vendi tutto e vattene ai Caraibi…  (Quota Commento)

    Anch’io la penso così.
    Se la vicenda viene demandata alla giustizia ordinaria, ci vorranno anni per risolverla e, nel frattempo, Italpetroli (e la Roma) può rischiare il fallimento.

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  9. Un’opinione me la sarei anche fatta..
    la Sensi ha risparmiato.. messo tutto da parte per la famiglia e non ha pagato alcuna rata ad Unicredit.. se si va a giudizio che accadrà?

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  10. Purtroppo Lunedì non si risolverà nulla….. rinvieranno a giudizio.Anni ed anni di sofferenza.
    Io penso solo una cosa, e non è un discorso pro e contro Sensi.Ma se non ce la fai a gestirla sta squadra, perchè ti ostini?
    Se non sai gestire gli affari di famiglia , perchè ti ostini?
    Vendi tutto e vattene ai Caraibi…

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  11. fiuriamoci se si mettevano d’accordo. Secondo me (sensazione) nulla si deciderà il 5 luglio e allora si che cominceranno i guai seri.

    Spero vivamente che unicredit passi veramente all’attacco questa volta…

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  12. Io spero vivamente che Unicredit si prenda la Roma cosi possono rivendere il 50% delle azioni ai prezzi giusti, La dottoressa Sensi non ha mai venduto la Roma per un semplice motivo e l’unica grossa fonte di entrate che ha e vendendola vorrebbe ricavare il massimo, anche troppo. Se per l’Unicredit la Roma vale ad’esempio 180 milioni la Sensi non può venderla a quella cifra perché non risanerebbe il debito dei Italpetroli quindi venderebbe la Roma ad’un prezzo che non vale ad’esempio 300 milioni.Gli aquirenti sapendo la situazione aspettano che la Roma passi di mano a Unicredit cosi da risparmiare un botto di soldi…Mica sono scemi Rosse….

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  13. A ragà quà io stò a tremà… Rischiamo veramente grosso! Spero solo si faccia davvero il bene della Roma altrimenti siamo fritti! 😥

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