Rassegna Stampa – Il Romanista – Come si diventa John Arne Riise? Come si diventa Campioni d’Europa (con il Liverpool), mastini di difesa, romanisti giallorosci, vichingi con licenza di segnare? Attraccata la nave in una rada di Kragerø, estremo Sud della Norvegia, John Arne ha posato l’elmo, si è spogliato della pesante corazza ed è salito in cattedra. Lo scorso weekend ha insegnato calcio a 150 ragazzi. La maggior parte norvegesi, ma più di qualcuno è venuto dalla vicina Scozia. «Questo sì che è calcio!», commenta soddisfatto il terzino La “John Arne Riise Fotball skole”, la Jarf, la scuola calcio del nostro mastice norvegese, è nata nel 2007. «È stato il risultato – spiegano sul sito www.jarf.no – dell’ardente desiderio di John Arne di dare qualcosa ai ragazzi dopo una lunga carriera di successo come giocatore di calcio ad alti livelli». È raro che un giocatore in attività decida di aprire una sua scuola calcio. Nella Roma, per esempio, solo Totti ne possiede una (alla Longarina, per la cronaca). Qualche anno fa, Candela ne inaugurò una a Ciampino, ma quando vestiva la maglia dell’Udinese. Agli sgoccioli della carriera. Riise è una splendida eccezione. Per la verità, più che di una scuola nel senso letterale del termine si tratta di stage. Di incontri dove Riise fa il preside e invita a partecipare, in qualità di docenti, grandi personaggi dello sport norvegese.
All’ultimo, che si è tenuto appunto dall’11 al 13 giugno, hanno partecipato personaggi che in Italia sono perfetti sconosciuti, ma che lassù tra i fiordi sono autentiche stelle: dall’ex tecnico del Fredrikstad, Tom Nordlie a Tore Pedersen, ex difensore (tra le altre) di Blackburn, Eintracht e Wimbledon, fino al 29enne nazionale norvegese Simen Brenne. Riise si rilassa così. Non riesce a stare lontano dai campi di calcio nemmeno quando è in vacanza. John Arne ha raccontato in prima persona come ha vissuto questa tre giorni di lavoro tra i bambini: «È stato un weekend carico di momenti magici per me e, spero, anche per i quasi 150 ragazzi che hanno partecipato, per i loro genitori, gli istruttori, gli ospiti, gli sponsor, i partner e i media. E più di tutti per gli abitanti di Kragerø, che ci hanno aiutato prima e durante questo fine settimana». Il vichingo ha alternato teoria e…pratica.«Sabato, tra una sessione di allenamento e l’altra, lo spettacolo a Kragerø ha incluso una gara di biathlon tra me e il mio grande amico Odd-Bjorn Hjelmeset. Abbiamo corso con i pattini per 300 metri durante i quali dovevamo sparare a dei piccoli palloncini. È stato molto divertente». Indovinate chi ha vinto? Bravi, proprio lui. Il nostro John Arne. «È stato un successo prestigioso. E voglio sottolineare che Odd-Bjorn è dovuto andare a velocità doppia rispetto a me». Calcio, pattinaggio, poi ancora calcio. E presto le nozze. Messaggio per Ranieri: John Arne Riise sta da dio. Anzi, da Odino.