Pizarro: “I nostri tifosi ci sono sempre, sono da lacrime agli occhi”

Rassegna Stampa – Il Romanista – «I nostri tifosi ci sono sempre, sono da lacrime agli occhi». A tre giorni dall’ultima partita di campionato, che stabilirà se quella della Roma verrà ricordata “solo” come una grande stagione o se invece sarà storica, David Pizarro non dimentica che la grande rimonta è riuscita anche grazie al popolo romanista che ha spinto la squadra al limite delle sue possibilità e forse addirittura oltre. Raggiunto dai cronisti alla darsena del Sun Bay Park Hotel di Civitavecchia, dove si trovava per il battesimo dell’acqua del labrador di Marco Cassetti tenuta dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio, il Pek non si è nascosto ai microfoni e ha parlato a modo suo, con schiettezza, delle aspettative della squadra in vista dell’ultimo, decisivo impegno di domenica al Bentegodi contro il Chievo. Non prima però di una battuta sul compagno di squadra: «Rasty (il cane di Cassetti, ndr) è più bello di Marco – ha detto arrivando a Civitavecchia indossando un giubbotto di pelle -. A parte gli scherzi siamo contenti di essere qui. E’ un lavoro difficile, da dedicarci tanto tempo. Se crediamo alla possibilità di vincere lo scudetto? Siamo coscienti che è molto difficile. Per noi è importante vincere domenica e poi sperare. Siamo contentissimi per quello che abbiamo fatto in questo campionato, se succederà sarebbe l’ideale. Noi ci proveremo come abbiamo sempre fatto in questa stagione». E con una spinta in più, perché stavolta l’Inter si troverà di fronte un Siena che sembra avere più motivazioni della Lazio (e non ci vuole molto) ma anche del Chievo.»

Insomma, i toscani proveranno a fare lo sgambetto ai nerazzurri, quello che per poco non riuscì sia all’andata sia al ritorno contro la Roma. «Speriamo bene – spiega il Pek -. L’importante sarà fare risultato noi e poi vedere. Speriamo che accada quello che speriamo». Quello che sperano tutti i romanisti. Un sogno che può essere portato avanti solo a patto di prendere i tre punti a Verona. Un compito meno complicato se in campo c’è il piccolo, grande David a dettare i tempi e a disegnare traiettorie. Buone notizie in questo senso sono arrivate ieri da Trigoria dove il cileno ha svolto lavoro differenziato. Già qualcosa, vista la botta al collo del piede rimediata il giorno prima. Lui di quella non ne ha neanche parlato, facendo accenno ai consueti fastidi al ginocchio che lo condizionano da tempo: «Ho avuto un po’ di problemi, ma è l’ultimo sforzo, voglio stringere i denti. Poi avrò un mese per risolvere i miei problemi».

Dopo Verona sarà vacanza per tutti i giocatori che non andranno al Mondiale, lui compreso. Perché Pizarro qualche anno fa ha rinunciato alla nazionale cilena per dare il massimo per la Roma. Per vincere qualcosa di importante. E domenica c’è la possibilità di farlo. Una partita di un’importanza enorme, eppure affrontata con poca pressione addosso, perché sarà tutta sulle spalle dell’Inter. Come ha preparato il match Ranieri? «Molto tranquillamente – ha rivelato Pizarro -. Siamo coscienti che è una giornata fondamentale. Speriamo di arrivare nella migliore forma possibile domenica.

Con il conforto dei nostri tifosi che ci saranno come sempre. Ai tifosi non si può dire nulla anche per quello che è successo con Francesco domenica scorsa, da lacrime agli occhi». Già, Ranieri, che secondo alcuni organi di stampa potrebbe lasciare la Roma la prossima stagione nel caso in cui arrivasse una chiamata dalla federazione per la panchina della Nazionale. Secca la risposta del cileno sulla questione: «Non credo, ma comunque sono decisioni personali». Il Pek sembra non voler sprecare tempo, parole ed energie in altre cose che non siano il campo, il Chievo, lo scudetto. Perché bisogna vincere per non avere rimpianti, per poter di- re di averci provato fino in fondo. Perché una volta finita la partita non si può tornare indietro, non la si può rigiocare. Certo che, se fosse possibile riavvolgere il nastro, Pizarro saprebbe bene a che punto fermarsi, saprebbe dove cambiare la storia di questo campionato: «Cosa rigiocherei? Il secondo tempo di Roma-Sampdoria, ovviamente». E come lui tutti i romanisti. Quelli che nonostante tutto andranno in 15mila a sostenere i loro colori. Quelli che sono sempre vicini e che difendono la loro amata dagli attacchi che arrivano dall’esterno. Quelli che «sono da lacrime agli occhi».

Condividi l'articolo:

3 commenti su “Pizarro: “I nostri tifosi ci sono sempre, sono da lacrime agli occhi””

  1. sto facendo follie come tanti ma domenica sarò a verona per un sogno…….
    com’ ero presente a roma parma 3-0 dello scudetto, fabio da druento (TORINO)

    :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

    Rispondi

Lascia un commento