Roma risponde alla grande all’ultimo appello. A Verona saranno quasi 20000 i tifosi che inonderanno di giallo e di rosso il Bentegodi. Roma sarà presente con il cuore acceso da una passione che chiamerà 11 atleti all’atto finale di una stagione strabiliante e che la Roma ha meritato di giocarsi fino all’ultimo secondo di un’annata che passerà alla storia per quel girone di ritorno di altissimo livello. A Siena si giocherà più di metà scudetto, a Verona l’altra parte di tricolore. Mancherà Riise, lo stakanovista della Roma, uno da 50 partite stagionali, uno dei tanti uomini che con l’arrivo di Ranieri ha ritrovato stimoli e voglia di vincere. Al fischio finale se dalla Toscana non arriveranno belle notizie passeremo agli elogi dei protagonisti di una stagione emozionante se al contrario invece, come tutti sperano e si augurano, finalmente arriverà una manna dal cielo, allora sì che Roma potrà cucirsi il tanto agognato e meritato scudetto.
Mi associo al grande Antonello Venditti che ha dichiarato: “Io ci credo. E sono in attesa. In passato ne abbiamo viste di tutte. E allora, perché non sperare che accada anche stavolta? Noi, pensiamo a vincere la nostra partita a Verona. E poi, se il buon dio del calcio si tinge di giallorosso… Penso che se il destino ci ha portato fino a qui, una ragione deve pur esserci. C’è una logica anche nell’irrazionale. E quindi, ci penso. Costantemente. Se poi non sarà, pazienza. Sarà normale, anche perché il calcolo delle probabilità è talmente a favore dell’Inter che, a quel punto, ci sta che le cose vadano in un certo modo. Ma a me piace sapere che la Roma ci crede ancora. E noi con lei”.
Parole da Romanista puro e sincero. Sciampagnone e solare come quello del nostro giallo con il cuore grande dipinto di rosso. Domenica chi vi scrive sarà al Bentegodi, con la passione e con l’amore che contraddistingue ogni romanisti, da nord a sud, dalle alpi allo stretto, dalla Sicilia al Veneto, al grido di sempre Forza Roma tu non sarai mai sola.