ROMA – «Non ci sta con la testa». Stavolta Silvio Berlusconi se la prende con Francesco Totti. Al leader del Pdl non è piaciuto il manifesto del capitano della Roma che sostiene Francesco Rutelli nella corsa al Campidoglio. Ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla vicenda, dopo la manifestazione di chiusura della campagna elettorale al Colosseo, il Cavaliere risponde che «quando uno non ci sta con la testa, non ci sta».
CENTO – Ma all’ex premier arriva l’altolà di Paolo Cento, sottosegretario uscente all’Economia. «Totti potrebbe votare anche per il suocero di Alemanno, cioè Rauti, ma non si discute – dice l’esponente della Sinistra l’Arcobaleno-: giù le mani di Milano dal Capitano; Berlusconi chieda scusa a Roma». «Ma vi pare che questi arrivano giù da Milano, come i leghisti, e dal Colosseo si permettono di insultare Totti?» sottolinea Cento. «Un giorno Bossi su Roma ladrona, un altro Sgarbi che offende la cultura romana, oggi Berlusconi che ingiuria il Pupone: se proprio vuole fare il sindaco Alemanno si presenti in Brianza, forse lì qualcuno dei suoi lo voterà».
IL PD – Dura anche Cristina De Luca, esponente del Pd e sottosegretario alla solidarietà sociale. «Con la sua solita idea di democrazia e rispetto per le scelte altrui, Berlusconi ha deciso di insultare il romano più amato da Roma: Francesco Totti». «Berlusconi ormai straparla – aggiunge – incapace come è anche solo di concepire il concetto di libertà di espressione. È la sua ennesima dimostrazione di arroganza, prepotenza e maleducazione – prosegue l’esponente Pd – Francesco Totti ha espresso una sua libera opinione e come tale andrebbe rispettata. Tutti i romani conoscono la generosità e la bontà d’animo di Totti, – conclude la De Luca – spiace che ancora una volta Berlusconi sappia rispondere soltanto con i soliti insulti».
Dal Corriere della Sera