Solo noi vecchie maniere…

Questione di dignità. Basta per descrivere lo scempio che il calcio italiano ieri sera ha esportato in tutto il mondo. La fede non c’entra nulla è questione di stile e di dignità! La Lazio passeggia sul campo, i loro tifosi esultano al goal di Samuel, Mourinho esce dal campo al momento del vantaggio, la tribuna d’onore esulta e tutto gira a favore dell’Inter senza dover sudare. Il calcio ha perso, non è l’urlo del piagnisteo giallorosso, lo hanno detto in tanti, lo ha gridato Mughini, lo hanno ribadito in tantissimi, pure Suarez ha puntato l’attenzione sull’imbarazzo interista dinanzi a così tanto sdegno. La premessa era necessaria per descrivere gli ultimi minuti di un weekend che era iniziato con il solito grande amore di una Roma gagliarda che ha dovuto combattere contro un Parma, al contrario della Lazio, in versione da battaglia che non ha regalato nulla anzi ha menato e provocato ma Roma è Roma ed ha vinto con merito non lesinando forza e sudore. La Roma ha vinto, questo è il messaggio genuino che il terz’ultimo fine settimana ha sentenziato, per noi amanti di una squadra che riesce a farci sognare nella buona e nella cattiva  sorte, è una pietra miliare piena di orgoglio e passione, il resto non conta. Non conta se la Lazio ha regalato la gara all’Inter, non conta che l’altra squadra di Roma è schiava dei propri tifosi, non conta che per la prima volta Mourinho, in una gara sulla carta decisiva, ha mandato in campo una squadra con una punta (mai fatto prima d’ora e poi lui che ha giocato pure con 5 punte), non conta se l’Inter si trova con mezzo scudetto cucito al petto e noi dietro di due lunghezze con la speranza che Chievo e Siena non siano vittime predestinate, non conta se in tribuna d’onore autorevoli amministratori di Roma hanno esultato per i goal dell’Inter. Non conta niente perchè è mentalità, è cultura, è dignità che a Roma non tutti hanno dimostrato avere. Per cortesia non dite in mia presenza che l’Inter non c’entra nulla: tutti sapevano, tutti erano a conoscenza.
“Gli ultras della Roma siamo noi, quelli che combattono per voi, in un calcio senza più bandiere, siamo solo noi vecchie maniere, non c’è stadio che non ci vedrà, non c’è gruppo che ci affronterà, siamo tornati forti più di prima, sul cuore la lupa capitolina”.

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