Quanto sei bella Roma, quanno è sera… Cantava così Antonello Venditti, cantore delle gesta di una squadra che emoziona e quando vince lo fà con amore e sentimento. La Roma di ieri sera è ancora oggi nella mente di ogni giallorosso, orgoglioso di una squadra, di un gruppo, di un “branco”, chiamateli come volete, la Roma oggi è una certezza e proprio perchè tale può raggiungere traguardi insperati e contro ogni regola di normalità. La Roma, capace di trasformare tutto ciò di irrazionale in razionale, l’improponibile in proponibile ma quello che più interessa a noi che amiamo questa maglia e questa squadra, la Roma ha capovolto l’impossibile in possibile. Quella parola che per mesi non abbiamo nominato per paura, dopo l’impresa di ieri sera diventa sempre più un sogno realizzabile. A distanza di ore dall’evento, solo adesso ho capito quello che di straordinario la mia e la vostra Roma ha compiuto. La catalizzazione dell’emozione è un processo che mi fà volare con la mente verso quelle sensazioni che solo Roma riesce a trasferire. All’Olimpico non c’era il tutto esaurito, mancava il posto 10s del settore distinti sud 23 as fila 52. Ovvero il posto di chi vi scrive. Gli ultimi due Roma-Inter mi hanno distrutto e per scaramanzia, il calcio e la cabala vanno di pari passo, ho deciso di seguire la sfida dalla mia Sicilia ma vi assicuro che uno spicchio di Sud era presente fra le mie mura. Ho sottovalutato la Roma, lei mi ha risposto sul campo con una straordinaria prova lasciando tanti rimpianti per non essere lì ed ancora una volta è riuscita ad impartire lezioni di puro sentimento calcistico. Grazie Roma! Grazie perchè hai in squadra gente come Daniele De Rossi, che bacia il nostro stemma e gli grida: “Ti Amo”, la sua maglia come la propria pelle. In quel bacio c’è anche il ricredersi, c’è la rabbia dopo anni di polemiche e ricorderete le rosicate del 16 giallorosso: “Forse non vincerò nulla con questa maglia”. Lui è l’emblema del trionfo della Roma, non il migliore in campo attenzione, è il simbolo di una riscossa in cui però in tanti hanno fatto vedere di essere meritevoli di potersi giocare lo scudetto fino alla fine. E’proprio bello essere romanista!