Le pagelle di Roma-Udinese

(LE PAGELLE DI ROMA-UDINESE di Gianfilippo Bonanno) – I Lupi Famelici battono l’Udinese e si avvicinano alla vetta. Una Roma a trazione interiore spazza gli spettri dell’ennesima rimonta e dopo tre settimane di “pareggite” acuta torna al successo battendo una coriacea Udinese. Vucinic è assatanato, Menez delizia la platea, Toni lotta e segna. Cosa vogliamo di più? Ranieri rivoluziona la Roma a causa di 5 assenze, 4 delle quali pesantissime. Pizarro e De Rossi sono stati sostituiti degnamente, con grande spirito di sacrificio i vari Perrotta, Brighi e Faty hanno lottato in mezzo al campo, pur soffrendo in qualche frangente sono stati bravi a far ripartire Menez, soprattutto, e Vucinic. Catapultiamoci nella settimana decisiva: mercoledì a Bologna e sabato all’Olimpico contro l’Inter, la Roma si giocherà la sua corsa scudetto. I giallorossi si presenteranno con un ottimo biglietto da visita: 19 risultati utili consecutivi, 13 vittorie e 6 pareggi.

Le pagelle giallorosse di ROMA-UDINESE:

JULIO SERGIO: 6 sui goal colpe zero come il fondo di un bicchiere. Non è precisissimo in presa ma alla fine non è chiamato agli straordinari. Il brasiliano chiama spesso Burdisso, il suo protettore. CUSTODITO.

CASSETTI: 5,5 soffre i giochetti di Di Natale, il capocannoniere svaria da destra a sinistra sul fronte giallorosso. Sembra una gommone in avaria ma nonostante gli stenti giunge sul finire a riva. FATICATO.

RIISE: 6 su un rilancio in area involontariamente apre a Di Natale le porte del pareggio. Il norvegese resta sempre e comunque un grintoso mestierante della corsia di sinistra. Garantisce forza e spirito battagliero, è bravo a proporsi quando la Roma tiene a bada la reazione bianconera. ENERGICO.
 
JUAN: 6 dopo un paio di gare al di sotto della sua media, il brasiliano si è stufato di fare l’ennesima magra figura, si mette dietro e non le lascia a dare a Floro Flores che gira lontano per cercare di sorprenderlo. Lui da vecchio lupo non s’intimorisce. ASSODATO.

BURDISSO: 6,5 si riprende il suo posto e lancia un chiaro segnale al suo collega Mexes: “Nun ce trippa pè gatti” caro Philippe per scalzarlo via ne dovrai fare di strada. L’argentino carica e spesso dirige, il fuorigioco con lui in campo non si può proprio sbagliare. GARANZIA.

PERROTTA: 6 fascia da capitano che pesa come un masso. Ha dei compiti ben precisi e senza strafare la sua gara fatta di corsa e chiusure se la fà onestamente con un grande senso tattico. PROBO.

FATY: 6 a centrocampo è l’unico che stà nel suo ruolo, gironzola con le alte leve in mezzo al campo, sembra “Albertone” di un celebre cartone, a volte è goffo e si fà ammonire ma altre volte recupera bene e fà ripartire l’azione. Dai suoi piedi nasce la palla del vantaggio di Toni. INTEGRO.

BRIGHI: 6 meriterebbe un qualcosa in più rispetto ai suoi colleghi di reparto ma quel tocco su Sammarco ha di fatto rimesso in piedi l’Udinese. La ripartenza veloce è il suo forte e riesce a chiudere i varchi nonostante la superiorità a centrocampo dei bianconeri. Molta lotta e tanto sacrificio, tra i reparti riesce a fare un buon lavoro farcito però da qualche palla persa. RAGIONEVOLE.

MENEZ: 8 riesce ad accendere la Roma quando riparte. La luce giallorossa è Jeremy Menez, capace di propiziare il raddoppio, procurarsi il penalty, mettere in mezzo la palla del quarto goal e non è da escludere il suo lavoro di copertura. Menez ed il calcio vanno di pari passo e quando anche la Sud lo osanna, allora si che questa Roma è diventata anche sua. Devastante quando accelera incanta con dribbling estasianti. L’imprecisione sotto porta non fà una piega. Il suo sorrisetto nel finale è da spot pubblicitario. RICONCILIANTE.

VUCINIC: 8,5 tripletta in giallorosso, la prima per Vucinic con la maglia della Roma. La seconda in carriera, ricordata dai cari cuginetti, lancia la Roma all’inseguimento. Il primo goal è da favola, il terzo non è facile come sembra e chiude la partita. Stà bene e si vede, come un lupo famelico morde gli avversari a suon di goal e trascina la sua Roma verso la vetta. IRRESISTIBILE.

TONI: 7 la sua gara modello: prendere posizione, conquistare palla o fallo, mettere dentro almeno un pallone a partita. Questo è Toni e ce lo tieniamo stretto. Capace di dare ossigeno a tutta la squadra quando gli avversari prendono il sopravvento. Lui è bravo a far salire l’undici giallorosso come pochi in Italia. INFALLIBILE.
 
PETTINARI: 6 bagna l’esordio all’Olimpico anche se l’emozione lo blocca un pò, futuro assicurato. BENVENUTO.

ANDREOLLI
: 6 subito entrato chiude un paio di azioni bianconere senza il minimo affanno. PRONTO.

TONETTO: S.V.

RANIERI: 7,5 ridisegna una Roma “rabberciata” priva di 5 stelle con una squadra operaia fino alla cinta ma geniale e devastante in avanti. Si fida di chi manda in campo, non ha dubbi sulla loro tenuta atletica e fisica. Alla vigilia definisce i suoi come “Lupi Famelici” e mentre in tanti lo prendevano per matto i suoi gli danno ragione. Claudio Ranieri conosce la sua Roma come le sue tasche, sà quanto può dare e se anche lui crede in una rimonta allora sì che la Roma può giocarsela fino alla fine. INGEGNOSO.

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