Totti e Ranieri guidano la restaurazione

Un milione di euro pi๠bonus per dodici partite, oltre 83mila euro a partita. Tanto guadagnerà  Claudio Ranieri, il restauratore di una Roma in ginocchio che continua a perdere i pezzi. Dopo Di Francesco infatti se ne é andato anche il direttore sportivo Monchi, risolvendo il contratto con Pallotta: l’ultimo pezzo di una squadra da semifinale di Champions League che in 310 giorni dal match col Liverpool ha salutato tre dirigenti – oltre allo spagnolo, pure l’ad Gandini – quattro calciatori, un allenatore e giusto ieri, una decina di dipendenti.

Solo tra ieri e gioveda, 10 addii: vittime di una rivoluzione a cui il termine ristrutturazione sta decisamente stretto se pure l’ex dg Baldissoni, promosso vicepresidente, ha lasciato le deleghe sportive. Il riassetto stravolge Trigoria, dove crescerà  â€“ é inevitabile – il peso di un signore che sulla carta d’identità  ha scritto il nome Francesco Totti. Il nuovo ceo Fienga gli ha affidato il ruolo chiave di referente della società  nello spogliatoio: se con la squadra sorgerà  un problema, l’interlocutore sarà  l’ex numero dieci.

Non fosse altro perchà© con la dirigenza traslocata negli uffici inaugurati due settimane fa all’Eur, oggi nel centro sportivo il curriculum pi๠pesante é il suo. Il pi๠alto in grado sarà  perಠMassara, ex vice di Sabatini prima e Monchi poi, che dallo spagnolo ha ereditato le deleghe alla gestione sportiva. Anche se a giugno potrebbe arrivare un nuovo ds, Luis Campos del Lille. E forse é anche il frutto di questi nuovi equilibri se ieri 8 dipendenti riconducibili allo staff tecnico-sanitario sono stati congedati senza possibilità  d’appello. Tra di loro anche il medico sociale Riccardo Del Vescovo. E, come non bastasse, il capo dei fisioterapisti: alle sue mani si erano affidati i leader Kolarov, Dzeko, De Rossi.

Chiaro che con l’addio ad allenatore e direttore sportivo sia saltato il tappo facendo fuoriuscire i miasmi di situazioni pendenti. Una su tutte: quella dei 39 infortuni muscolari registrati in questa stagione dallo staff medico romanista, ultimi ieri Manolas e Schick. Una situazione rimpallata tra i preparatori di Di Francesco, certo in sintonia con l’allenatore, e chi si ritrovava a dover gestire quell’ecatombe. A un certo punto ieri, a svolgere esami medici a Villa Stuart c’erano 6 calciatori giallorossi, pi๠di mezza squadra sul lettino del dottore. Curiosamente a Villa Stuart é comparso pure Ranieri: non che i suoi 67 anni spaventassero i dirigenti, semplici visite di idoneità .

Certo la situazione generale concorre a complicare il suo esordio. Luneda all’Olimpico contro l’Empoli non avrà  Dzeko, Kolarov e Fazio squalificati, Pellegrini, Manolas, De Rossi e àœnder infortunati, Pastore e forse pure Juan Jesus in dubbio. L’allenatore sta già  studiando quella che dovrà  essere la sua Roma, e che immagina con un modulo diverso: raccontano abbia in testa un 4-4-2, pi๠cauto del 4-3-3 o 4-2-3-1 che ha inchiodato Di Francesco. Florenzi potrebbe tornare a fare l’esterno di centrocampo, Zaniolo potrà  giocare ovunque: in mezzo, sulla fascia e accanto al centravanti, da trequartista-seconda punta.

Di certo ci sarà  pi๠flessibilità . Â«àˆ importante che i calciatori diano tutto quello che hanno, ma c’é la possibilità  di tornare quarti. Stanotte al pensiero di venire non ho dormito», ha assicurato l’allenatore. Ricevendo la benedizione di Totti: «Avevamo bisogno di mani esperte capaci di guidarci tra le prime quattro per rigiocare la Champions».

(La Repubblica, M. Pinci)

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