Euro 2016, l’Italia ci riprova

Dopo la sconfitta nella corsa all’Europeo 2012, l’Italia ci riprova. La Figc, così come le federazioni francese e turca, ha infatti ufficialmente presentato questo pomeriggio a Nyon, presso la sede dell’Uefa, il dossier di candidatura per organizzare l’Euro 2016, il primo con 24 squadre. Il 28 maggio, a Ginevra, il comitato esecutivo dell’Uefa designerà il paese organizzatore. La cerimonia di presentazione è durata una quarantina di minuti, durante la quale il presidente della federcalcio Giancarlo Abete ed i suoi omologhi francese – Jean-Pierre Escalettes – e turco – Mahmut Ozgener – hanno rapidamente evocato i pregi dei rispettivi paesi. Giancarlo Abete ha messo l’accento sulla «tradizionale ospitalità italiana». Il motto della candidatura è infatti : «yoùll feel at home» («vi sentirete a casa»). Il progetto italiano si basa su dodici stadi – Roma, Milano, Bari, Cagliari, Cesena, Firenze, Napoli, Palermo, Parma, Torino, Udine e Verona – che però dovranno essere ridotti a nove qualora la candidatura italiana venisse accettata. Tre di questi, Torino, Cagliari e Palermo sarebbero nuovi. Il costo globale per costruzione e ristrutturazione dovrebbe essere di circa 650 milioni di euro.

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